Quello contro il Manchester è uno 0-0 che sta facendo rumore. Perché, nonostante non sia un buon risultato, allo stesso tempo mantiene intatte le possibilità di qualificazione per l’Inter. E sulla stessa linea d’onda è Beppe Bergomi – 519 presenze e 23 gol in maglia nerazzurra –, che ci aiuta a fare luce sulla prestazione di Cambiasso e soci.

Bergomi, come giudica lo 0-0 tra Inter e Manchester United?

“È il miglior risultato possibile, tenendo conto del fatto che nei primi 20-25 minuti gli inglesi, grazie alle occasioni create, avrebbero potuto anche segnare più di un gol. A conti fatti, aver mantenuto la rete inviolata, è un vantaggio non da poco”.

Merito, soprattutto, di Julio Cesar che ha parato tutto.

“È vero: in questo momento il portiere brasiliano sta sfoderando prestazioni eccellenti ed è spesso decisivo: i suoi interventi valgono come i gol che portano punti importanti e decisivi”.

Ritornando alla prestazione, in cosa è mancata la squadra di Mourinho?

“Ha avuto difficoltà ad imporre il proprio gioco e ad occupare – anche fisicamente – il terreno di gioco. In Italia, l’Inter, prende in mano le redini del gioco: contro il Manchester non l’ha fatto”.

Ha pesato più la pressione psicologica sull’importanza della gara e della posta in palio o gli interpreti hanno recitato senza uno spartito?

“Nell’ultimo mese non si è parlato che di Manchester e di questa sfida: normale che ci fosse pressione. Per ciò che riguarda i giocatori, forse, l’unico a non ingranare è stato Rivas, prontamente sostituito da Mourinho con Cordoba nel secondo tempo. Per il resto, teniamo conto che davanti c’erano fior di giocatori e una squadra che possiede una sua fisionomia certa”.

Il ritorno all’Old Trafford, come lo vede?

“L’Inter non ha nulla da perdere e questo farà sì che si vada in campo con la mente sgombra e senza particolari pesi psicologici: e tutto ciò potrebbe costituire un vantaggio”.

Mentre Berbatov e compagni non posso sbagliare.

“Esatto”.

Si aspetta qualche cambiamento tecnico-tattico?

“Mourinho qualcosa farà: rientrerà Samuel al centro della difesa e non escluderei un cambio di modulo che possa privare gli inglesi di punti di riferimento”.

Si riferisce al 4-3-2-1 visto contro il Lecce?

“Proprio a quello pensavo: è un modulo che consente ai centrocampisti – in quel caso Stankovic e Figo (entrambi in gol in quella gara, ndr) – di sfruttare gli inserimenti senza palla e di aggredire gli spazi”.

Roma e Juve sconfitte di misura da Arsenal e Chelsea, Inter “ridimensionata” dai Diavoli Rossi: il calcio inglese ci è superiore?

“Aspetterei quindici giorni ad affermarlo. Non dimentichiamoci che il Milan ha trionfato negli ultimi anni e che, in questi frangenti, è sempre molto importante il momento in cui si affronta una squadra”.

 

Sezione: Esclusive / Data: Gio 26 febbraio 2009 alle 11:11
Autore: Giuseppe Granieri
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