Beccalossi: "Milan forte, ma negli ultimi anni siamo stati superiori"

Evaristo Beccalossi – 216 presenze e 37 gol in maglia nerazzurra – è uno degli ex calciatori che può parlare, a ragion veduta, del derby tra Inter e Milan. Perché? Semplicemente perché è uno dei pochi ad aver giocato – e deciso – la stracittadina: nella stagione 1979-80 il “Becca” firmò una doppietta proprio nell’anno in cui la Beneamata vinse lo scudetto. FcInterNews ha raccolto, in esclusiva, il suo pensiero a pochi giorni dalla partita dell’anno.

Beccalossi, che derby sarà?

“Paradossalmente, è più decisivo per il Milan che non per l’Inter: se i rossoneri dovessero perdere, si ritroverebbero staccati di molte lunghezze e, in quel caso, recuperare non sarà un’impresa da poco”.

Però, gli ultimi campionati insegnano che si può essere tranquilli solo quando i distacchi sono incolmabili, matematicamente parlando.

“Sì, questo è vero: bisogna stare in campana sempre e sino alla fine”.

L’Inter – al di fuori dei punti – cos’ha di più del Milan?

“Beh, negli ultimi tre-quattro anni abbiamo dimostrato di essere più forti, soprattutto in campo nazionale, grazie alla forza fisica e alla compattezza del gruppo. E questo, al di fuori di ogni opinione, è innegabile”.

Mourinho – che ha rivoltato più volte l’Inter cambiando modulo e giocatori – come schiererà la squadra?

“Penso con il 4-4-2: il centrocampo sarà a rombo con Stankovic vertice alto”.

Adriano-Ibrahimovic coppia d’attacco?

“Sì, penso e credo di sì: per il resto, la formazione che scenderà in campo sarà più vicina a quella che abbiamo visto in queste ultime partite”.

Pronostico secco.

“È difficile: sono due squadre forti. E storicamente è una di quelle gare dove può succedere tutto. Speriamo di vincere…”.

Lei, insieme a Luca Pagliari, ha dato alla stampe “Mi chiamo Evaristo”, di cui FcInterNews ha curato una recensione: è soddisfatto del libro?

“Sì, lo sono. Il libro sta andando bene: sono contento del riscontro che sta avendo presso il pubblico anche perché non è il racconto della mia carriera giorno per giorno o stagione per stagione, ma è il racconto della mia vita”.