L'Inter vuole comprare, ma prima cerca di vendere. L'attesa del mercato nerazzurro (anche se siamo ancora a giugno), si può spiegare così. Investire i soldi incassati dalle cessioni per fare un mercato importante e di prospettiva. Ma chi si può cedere per fare "cassa"? I due nomi di cui si parla di più sono Sneijder e Maicon. Due pezzi grossi, anzi grossissimi. Due giocatori che sono stati decisivi nella conquista del triplete solo un anno fa. L'olandese e il brasiliano, però, si ritrovano al centro di voci di mercato quasi ogni giorno. Rumors che vanno avanti dalla fine del campionato. Tra i tifosi, poi, c'è vuole tenere ad ogni costo i suoi idoli, mentre c'è anche chi li venderebbe al miglior offerente. La situazione dei due giocatori è abbastanza diversa, ma partiamo da Sneijder. Wes ha fatto soltanto due stagioni con la maglia dell'Inter, ma gli è bastata una partita per diventare subito un beniamino. I tifosi l'hanno amato fin da subito e non hanno mai smesso di amarlo. E lui ha ricambiato, con assist, gol e punizioni. Una bella storia d'amore, che però potrebbe finire qui. Chelsea e Manchester United farebbe carte false per averlo, anche se per ora, di offerte concrete, non se ne sono ancora viste. Ok, Sneijder è fortissimo e non si può sostituire. Però non chiuderei la porta alla sua cessione. Però, per prima cosa, i soldi devono essere tanti, tantissimi. Se poi ci vogliono offrire una contropartita tecnica va bene, ma basta che sia all'altezza. Anche se le voci sulle contropartite sono spesso molto fantasiose. Uno scambio come quello tra Eto'o e Ibra, per intenderci, capita una volta ogni dieci anni. Però se il Chelsea ci vuole dare Essien, tanto meglio. Un'offerta importante, a cui non si può dire di no. La base sono almeno 40 milioni, a salire. Considerando che in Inghilterra hanno comprato Carrol a 40 milioni e Torres a 65. Ma a parte il prezzo, quello che più conta è il fattore tecnico. La valutazione economica è importante, ma in campo non scendono i milioni. Per questo, al posto di Sneijder dovrà arrivare almeno un sostituto all'altezza, se non due. Faccio due nomi: Sanchez e Nasri. Su queste basi se ne può parlare, altrimenti tanto vale tenersi il folletto di Utrecht.

Wesley ha sempre dichiarato amore all'Inter, sta bene a Milano e ha un buon rapporto con compagni e tifosi. Però, pur essendo rimasto poco, ha già vinto tutto quello che c'era da vincere in Italia e nel mondo. E nell'ultimo anno non ha brillato. Sicuramente un anno meno positivo, anche per gli infortuni, non è un buon motivo per vendere un giocatore. Però riflettendo su quelle molte partite in cui Sneijder non riusciva a giocare come sapeva, si innervosiva e litigava con l'arbitro, si può capire come il ragazzo possa voler cambiare aria. La sua scelta di andare a giocare in Inghilterra sarebbe, almeno da me, condivisibile. Andrebbe in un campionato competitivo e bellissimo. Al contrario della Serie A che ormai è sempre più in declino. Andrebbe in una squadra competitiva e che può vincere tutto. Non che l'Inter non lo sia, ma semplicemente con la maglia nerazzurra l'ha già fatto. Lascerebbe un vuoto importante, che deve essere colmato. Ma, almeno, in Italia, si ha l'impressione che abbiano capito il suo gioco e che non riesca a fare la differenza come prima. Ormai gli avversari lo conoscono e lo temono, per questo spesso viene marcato da uno o più giocatori. Gli tolgono lo spazio per inventare, gli rifilano calci e colpi proibiti, gli impediscono, insomma, di esprimersi al meglio. Dove fa sempre la differenza, e l'ha dimostrato contro il Bayern, è in Champions. In Europa Sneijder è stato fondamentale perché la qualità conta davvero, Barça docet. Comunque Sneijder ha appena compiuto 27, è nel pieno della carriera ma non è più giovanissimo, e dal punto di visto economico è il miglior momento per venderlo. Dispiacerebbe, certo, sono il primo a dirlo. Ma poi nel calcio non bisogna mai guardare indietro, ma sempre avanti.

La situazione di Maicon è diversa per tre motivi: è più vecchio di Sneijder, è all'Inter da più tempo e già l'anno scorso è stato vicino alla cessione. Quindi, con un anno di ritardo, può essere ceduto, sempre al Real Madrid. La cifra, ovviamente, si è abbassata, dopo un anno non al massimo. Anche per Maicon, che all'Inter è arrivato all'inizio del ciclo vincente, si può capire il desiderio di cambiare aria. Sia chiaro, non dipende da lui ma dall'offerta che arriva. Però se il Real Madrid chiama, dopo tanti anni e tante vittorie all'Inter, sarebbe difficile dire di no. Di Sneijder in Europa ce ne sono pochi, però di trequartisti in generale ce ne sono. Di terzini destri però se ne vedono pochi in giro. L'Inter si ritroverebbe con Nagatomo, Chivu e forse Santon. Poi c'è l'inossidabile Zanetti che però negli ultimi anni preferisce giocare a centrocampo. Sostituirlo sarebbe difficile, ma è l'ultima occasione per venderlo a un buon prezzo. Se il Real dovesse prendere anche Coentrao, un pensiero a Marcelo come contropartita lo farei. Ma anche 20-25 milioni vanno più che bene. Una volta che siamo con un "tesoretto" di 60 milioni abbondanti cosa facciamo? Compriamo, possibilmente bene e non a caso. Ma non dimentichiamoci degli altri giocatori che potrebbero lasciare l'Inter. Giocatori che sembrano giunti alla fine della loro esperienza in nerazzurro e a cui potrebbe giovare un cambio di maglia. Parliamo di Chivu, Thiago Motta, Mariga, Muntari, Pandev, più magari qualche altro giovane, solo in prestito. E da questi si potrebbero ricavare altri milioni. Non stiamo parlando di fantamercato, della squadra dei sogni che il tifoso vuole. Stiamo parlando della situazione dei giocatori, che dopo aver vinto tutto in nerazzurro, potrebbero avere meno motivazioni e non ripetere quanto fatto in passato. E quindi una cessione potrebbe far comodo all'Inter, ma soprattutto a loro. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 14 giugno 2011 alle 00:01
Autore: Guglielmo Cannavale
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