Altro che sole e sorrisi in spiaggia. L'estate dell'Inter e dei suoi tifosi nascosti sotto gli ombrelloni è più buia dell'inverno. Dopo le ultime quattro sconfitte e l'1-1 nel mini test di ieri con l'Al-Ahli il cammino dei nerazzurri nel campionato internazionale delle amichevoli del valore quasi prossimo allo zero è inevitabilmente compromesso. Quei pochi fra gli addetti ai lavori che parlano di lavori in corso, cantiere aperto ed esperimenti non hanno capito che queste sfide contro avversarie abbordalissime come Real Madrid e Bayern non si possono né si devono sbagliare, perché arrivati a questo punto della preparazione le nuove idee non servono, i carichi sulle gambe non contano e il gruppo a disposizione di Mancini, forte dell'innesto dei nuovi acquisti, ha avuto tutto il tempo per mettere in moto i giusti ingranaggi. Impensabile perdere un derby come quello di Shenzen, dove il tecnico ha avuto l'obbligo di mandare in campo la migliore formazione possibile. E non pensate che Icardi, che oggi sbaglia sottoporta, riuscirà a ritrovare il feeling con il gol perduto. Il trionfo a 22 anni in classifica capocannonieri è arrivato solo grazie agli assist di Podolski. 

L'unica soddisfazione rimasta a Maurito è quella di apparire nella cover della versione italiana di Fifa 2016. Lì in coppia con Messi, a San Siro dovrà invece accontentarsi di avere come spalla Jovetic, Palacio e chissà Perisic. Un attacco comunque da zero gol e lontanissimo dai livelli di quello del Milan, che è agevolato persino dalla vena offensiva dei suoi difensori (vedi Zapata contro il Bayern). L'arrivo del croato del Wolfsburg è legato come si dice da settimane alla cessione di Shaqiri, ma l'ex Bayern che è rimasto alla Pinetina mentre la squadra volava a Istanbul per incappare nel ko contro il Galatasaray non vuole saperne di fare le valigie, anche perché pare si sia scordato dove ha parcheggiato la macchina ad Appiano. Aggiungi il 'pacco' Kondogbia, i dolori del giovane Vidic e l'impatto alla D'Ambrosio di Montoya e ti rendi conto che all'Inter le cose vanno sempre peggio. Insomma, anche con gli eventuali ingressi di un terzino, di un mediano e di almeno un altro attaccante i nerazzurri sembrano destinati a restare senza trofei per tutto agosto. Fosse stato Mazzarri ci si sarebbe potuti appellare al caldo, ma Mancini, che ha raccolto indubbiamente meno rispetto al luglio d'oro del suo predecessore, è senza alibi.

Venti giorni - che non sono due - all'inizio della nuova Serie A, ma l'Inter non può permettersi di proiettarsi troppo in avanti perché sabato c'è un altro impegno cruciale per il prosieguo nel campionato delle amichevoli. Testa quindi alla sfida contro l'Athletic Bilbao, dove la squadra ha a disposizione come unico risultato la vittoria. Valgono poco le indicazioni che Mancini vorrà ricavare dal match e le attenzioni sui nuovi quando la posta in palio è così alta. Per certi club è calcio d'estate, per altri è ultima spiaggia, il senso cambia poco.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 06 agosto 2015 alle 00:00
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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