Se Moratti avesse un nichelino per ogni volta che la sua Inter è fatta oggetto di rivoluzioni dalla stampa, a quest’ora avrebbe già preso Sanchez, Pastore e tanti altri. Il tifoso medio nerazzurro ormai si sveglia al mattino e viene a conoscenza di operazioni di mercato iperboliche, possibili colpi di scena clamorosi che riguardano il ruolo dell’allenatore, e di tutto un turbinio di voci su acquisti e trattative scaturite da semplici telefonate. Fossi nei panni del numero uno nerazzurro farei controllare molto bene oltre al proprio anche i cellulari di staff tecnico e dirigenti, onde evitare che microchip e altri attrezzi spionistici captino quelli che sono i veri piani della società.

Già nella scorsa settimana era esplosa come una bomba la notizia, riportata da La Gazzetta dello Sport, che parlava di uno scambio tra Maicon e Kakà, di cui i due tecnici di Inter e Real Madrid, Leonardo e Mourinho, ne avrebbero discusso al telefono. Un’operazione di mercato di quelle che riempiono la fantasia di tutti i tifosi e che, chissà, non possa davvero realizzarsi, ha pensato ognuno. In un’Inter che punta tutto su Alexis Sanchez e sempre attenta a rispettare i bilanci consentiti dal Fair Play Finanziario viene però da chiedersi come possano essere coniugate le due new entry, il cileno, appunto, e l’ex fantasista del Milan, per il quale servirebbe comunque un grosso conguaglio da versare al Real. Ora è indiscusso che l’acquisto di Maicon è una delle prerogative delle merengues e di Mou, ma dalla cessione del terzino all’ipotesi di vedere allo stesso tempo Kakà in nerazzurro ce ne passa. Si tratterebbe di un affare inscenabile solo nei più fantasiosi giochi manageriali per pc, nei quali il presidente del Palermo non ti chiede certo 50 milioni per Pastore… E Moratti, la cui pazienza è continuamente messa alla prova dai suggestivi rumors giornalistici, ha chiosato sullo scambio smentendo ogni virgola.

Ieri invece, sulla linea telefonica che va da Milano al Sudamerica, ha preso corpo l’idea di affidare la panchina dell’Inter a Marcelo Bielsa, ex commissario tecnico del Cile svincolatosi a febbraio per alcuni dissidi con la Federazione. Sarebbe stato lo stesso presidente nerazzurro, che addirittura prima ha scomodato Zanetti (il capitano è in possesso del numero di cellulare del tecnico), e poi ha telefonato a Bielsa in persona. Da cosa scaturisce la decisione di un cambio di panchina così repentino, dopo che sia il presidente che il mister, Leonardo, hanno più volte ribadito di voler costruire una grande Inter insieme? Ora, tralasciando l’ennesima smentita del povero Moratti avvenuta nella stessa mattinata di ieri, si è subito indagato sul perché dell’eventuale approdo all’Inter dell’allenatore argentino. Le ragioni le svela un quotidiano francese, L’Equipe: la Qatar Investment Authority, cordata di sceicchi che lo scorso 31 maggio ha acquistato il 70% del Paris Saint-Germain, ha deciso di affidare a Leonardo un ruolo dirigenziale, forse quello di direttore tecnico. Leo, che conosce molto bene la realtà del club transalpino avendoci giocato nella stagione 1996-97, accetterebbe molto volentieri l’incarico e si troverebbe già a Doha (precisamente dallo scorso fine settimana) per firmare con gli arabi.

Un momento. E i progetti di Leo, il suo entusiasmo più volte esibito in conferenza stampa sulla pianificazione della nuova Inter, le telefonate con Mourinho, lo scambio Maicon-Kakà…? Tutto un polverone al momento solamente mediatico che rischia di creare una gran confusione nella mente del tifoso? O effettivamente Leonardo è stato contattato dal PSG e sta ragionando su "un'offerta che non si può rifiutare"? Il paradosso però viene messo in luce dalle due telefonate contrastanti, secondo cui prima Leonardo si trova impegnato in prima linea per architettare l’affare dell’anno con il Real Madrid, in vista della prossima stagione; trascorre soltanto una settimana dall’aver messo le basi sulla trattativa Maicon-Kakà che stavolta è il presidente Moratti a decidere di alzare la cornetta per chiamare quello che è stato individuato come il successore del tecnico brasiliano, visto che lo stesso Leo ha deciso di frantumare il “sogno” Inter, assecondando l'offerta proveniente dal Qatar (e quindi dalla Francia).

Riguardo all’ennesimo scambio di battute telefonico, come detto, Moratti ha dovuto smentire seccamente anche queste voci, aggiungendo poi che il tecnico interista si trova in vacanza in Brasile. Ma ciò non esclude che l'offerta gli sia arrivata e che il tecnico aspetti solo di tornare e parlarne con Moratti. Naturalmente so bene che fantomatici cataclismi in casa nerazzurra attirano molto più l'attenzione dei tifosi rispetto alle ben note, ma almeno accertate, notizie di mercato, ossia che Maicon piace al Real ma si attende l’offerta adeguata al suo valore, che Sneijder fa gola alle big inglesi, però è un idolo dell’Inter e verrebbe ceduto solo davanti a una grossa proposta, e che Leonardo rappresenta il presente e il futuro della panchina. E se tra Leo e il PSG stavolta ci fosse qualcosa di vero? Le conferme arrivano da più parti, i dubbi rimangono e la pista non va esclusa.

Senza dubbio Leonardo non ha ancora detto sì al Paris Saint-Germain, ecco perché sono arrivate le smentite di Moratti. Se il presidente taceva sul divorzio con Benitez era perché allora c'era un Mondiale per Club da preparare, ma adesso non avrebbe alcun senso non mettere in chiaro le cose come stanno, sin dal principio. Si attende quindi solo l'uscita di Leo. Ma lo farà dopo che ha più volte smentito seccamente l'ipotesi di un futuro da dirigente per rivestire con entusiasmo i panni dell'allenatore? Per adesso, quella di vedere un altro tecnico al suo posto rimane, sicuramente, una realtà ipotetica che non c’è.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 15 giugno 2011 alle 00:00
Autore: Daniele Alfieri
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