Meglio essere chiari fin dalla prima riga. Modric è il miglior centrocampista del mondo. Senza se e senza ma. Nessuno che ruota attorno all’orbita Inter potrebbe essere scontento di un suo eventuale arrivo. Ci mancherebbe. Ma personalmente non ho mai creduto più di tanto alla buona riuscita dell’affare. Innanzitutto perché i numeri e le modalità dell’operazione sono al limite del fantascientifico. Già è stato un capolavoro convincere il croato a voler vestire la casacca della Beneamata. La parte più complicata resta il Real Madrid. Che toh, può anche assecondare i desiderata del suo numero 10, ma lasciarselo scappare in prestito con diritto di riscatto (dopo aver subito l’onta del: "Non voglio più stare qui e non mi interessa nulla del mejor equipo del siglo veinte") è davvero troppo.

Ok forzare la mano. Ma qui, come dicevo, parliamo di condizioni estreme. In Spagna anni fa c’era una pubblicità che si chiudeva con: "no soy tonto" - e al Real non lo sono. Ci siamo capiti? Ovviamente auspico di sbagliarmi. Di essere smentito. E che Luka sbarchi a Linate o Malpensa il 17 sera. Per il bene di tutta la serie A come direbbe qualcun altro. Ma la ragione mi dice che non avverrà. La stessa che nelle trasmissioni sportive di questi giorni, nonostante l’ottimismo generale diffuso, mi faceva propendere per una permanenza in quel di Madrid dell’asso di Zara.

Ecco perché secondo me non c’è da rosicare più di tanto. I campioni saranno sempre i benvenuti, ma in questo caso non mi ero fatto la bocca di una firma sicura da parte di Modric, tutt’altro. A differenza di Vidal. Che era fatto. E che per me era da prendere. O proprio da non trattare. Questa via di mezzo non mi è piaciuta. Per non parlare del trattamento a Rafinha. L’Inter trova un brasiliano con i piedi buoni, che si innamora subito di tutto l’ambiente, con i tifosi che ci si affezionano e non punta su di lui. Anzi, manco ci prova. Risultato: niente Raf, niente Modric, niente Vidal.

Attenzione: Radja spaccherà gli equilibri di parecchie partite, ma a mio avviso un centrocampista in più ci stava. È forse questa l’unica pecca di un calciomercato che merita applausi scroscianti per innesti come De Vrij, Lautaro, Vrsaljko, Asamoah e compagnia bella. Ma che sarebbe potuto essere ancor migliore. Adesso tocca al campo smentirmi o darmi ragione. E ai calciatori regalare emozioni ai propri sostenitori.

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Sezione: Editoriale / Data: Ven 17 agosto 2018 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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