Come sempre tante parole. Troppe voci, talvolta chiacchiere da bar che poi spesso e volentieri restano tali. Mi riferisco al mercato e a tutti i rumors che lo precedono e lo accompagnano. E l'Inter ovviamente non fa eccezione, con tanti nomi accostati anche in questa sessione invernale, ma forse senza una vera logica. Tanti di essi sono infatti inutili, ma non per il valore degli stessi, bensì per il peso specifico che avrebbero in questa (praticamente completa) rosa.

Partiamo dalla difesa, dove gli interpreti attuali sono fin troppi, con alcuni che stanno faticando tantissimo a trovare spazio, svalutando di conseguenza il valore del proprio cartellino (un problema anche per l'Inter). Si parla di Gregory van der Wiel come possibile nuovo terzino nerazzurro (sempre che sia vero che la società stia provando per l'olandese), ma considerando i tanti terzini già a disposizione non credo nella bontà di questa eventuale operazione. Vero, nessuno tra Danilo D'Ambrosio, Davide SantonYuto Nagatomo, DodòAlex Telles può essere considerato Maicon, ma i sopracitati giocatori offrono assolute garanzie per una stagione da solo doppio fronte, con Serie A e Coppa Italia. Nuovo terzino, quindi? No, sarebbe superfluo.

Passiamo ora al centrocampo, dove il discorso cambia leggermente, nonostante Roberto Mancini abbia semplicemente l'imbarazzo della scelta, potendo contare su uomini duttili che gli permettono di optare per vari moduli, come dimostrato chiaramente in questa prima parte di stagione. Tanti a disposizione, alcuni big che sovente devono accomodarsi in panchina, ma una lacuna a parer mio c'è. Ed è quella che forse sta impedendo di alzare lo status di questa Inter permettendole veramente di essere al pari della Juventus e lottare con convinzione per lo Scudetto. Sto parlando del regista puro, il collante tra difesa e attacco in grado di far girare più velocemente il pallone e di offrire intuizioni geniali per le punte. E in questo senso tutte le strade portano ad Andrea Pirlo.

Peccato e dispiace per le recenti dichiarazioni del 21 azzurro, che ha spiegato di voler rispettare il proprio contratto con il New York City. Mi sono già espresso tante volta circa l'efficacia del suo eventuale acquisto, e voglio ribadirlo anche oggi con la speranza, chissà, che possa cambiare idea nei prossimi giorni (la decisione di un cambio-maglia, come ampiamente spiegato proprio su queste colonne nelle ultime settimane, spetta solamente a lui). Non più giovanissimo, questo è vero, ma in un determinato tipo di match (e in un periodo assai breve come il prestito fino a giugno) riuscirebbe a cambiare il volto di questa squadra. Di questo sono certo.

Nella mediana nerazzurra c'è tanta forza, altrettanta corsa, personalità e palleggio, ma manca la 'giocata', il lancio millimetrico, l'assist perfetto e il ritmo che solo il piede dell'ex Milan e Juventus può garantire. Attenzione, questa constatazione non spiega che il reparto attuale non offra sufficienti garanzie (costruito in estate seguendo un particolare diktat fisico), ma con un inserimento di questo genere avrebbe sicuramente un'arma in più a disposizione. E molto importante.

Detto del suo no, non sarebbe facile trovare un interprete con le medesime caratteristiche, e forse il solo Xavi (per rimanere in questo ambito, quello di giocatori esperti ora in campionati ricchi, ma minori) avrebbe il medesimo peso. Il nome dell'ex Barcellona mi è venuto in mente proprio in questi giorni in cui sto seguendo la squadra a Doha, dove il club locale, l'Al-Sadd Sports, ha accolto a suon di milioni di euro proprio il regista spagnolo la scorsa estate. Ovviamente il mio è solo un esempio, ma una telefonata del Mancio non guasterebbe...

Regista che manca, quindi, perché anche in attacco non va male, seppur ci sia assolutamente da migliorare. Ma il potenziale, indubbiamente, c'è ed è alto. Tanti uomini, altrettante soluzioni, la conferma di Rey Manaj che magari avrà più spazio quando mancherà Mauro Icardi, l'attesa per vedere il vero Ivan Perisic e la speranza di ammirare con continuità il genio di Adem Ljajic e Stevan Jovetic, senza dimenticare Rodrigo Palacio, ormai prossimo al rinnovo di contratto per un'ulteriore stagione (seppur questa decisione non mi trovi d'accordo). Forse il solo Antonio Candreva sarebbe l'ideale in caso di 4-4-2, ma sicuramente il laziale non può rappresentare una priorità, bensì una preziosa aggiunta. Al contrario del genio di Flero. L'unico, vero uomo che manca a questa squadra. Per il resto, bene e avanti così.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 02 gennaio 2016 alle 00:00 / Fonte: Doha (Qatar) - Inviato allo stadio 'Jassim Bin Hamad'
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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