Il sogno di una notte di mezz'estate interista ha le sembianze di Luka Modric, il Puck shakespeariano che entrando in scena al tramonto di luglio scompagina l'approccio critico di tifosi e addetti ai lavori al calciomercato nerazzurro. L'architetto della quattro Champions League madridiste, nonché Pallone d'Oro del Mondiale russo concluso con la storica medaglia d'argento croata, è il mister X che si diverte e si divertirà a complicare le già intricate vicende della campagna acquisti della Beneamata nelle ore in cui non si capisce alla perfezione chi viene e chi va a centrocampo.

Un reparto che dal 26 giugno scorso può contare sulla forza d'urto di Radja Nainggolan, l'apogeo della felicità spallettiana che poco più di un mese dopo rischia di essere messo in discussione. Per il tecnico di Certaldo, il Ninja rimarrà sempre il Ninja, beninteso, ma quando nomi come quello di Modric cominciano a gravitare attorno all'orbita nerazzurra conviene adoperarsi per trasportare la sapienza sartoriale in materia di prestiti onerosi con diritti di riscatto di Ausilio&Co. nella dimensione dell'eccellenza. Senza perdere, però, il contatto con la realtà: nessuno ha detto che, nel caos di cose stupefacenti che stanno accadendo al club del cielo e della notte, l'affare Modric sia fattibile, anzi, per ora è una dolce illusione che al massimo rafforza il concetto del ritorno dell'Inter nel gotha del calcio mondiale, almeno a livello di trattative. Una notizia che lascia piacevolmente sbalorditi e che rischia al contempo di inquinare i giudizi su un altro (possibile) volto nuovo in arrivo in un periodo sotto l'ombrellone mai così magico da troppo tempo a questa parte per l'Inter: si tratta di Arturo Vidal, emblema assieme ad Angel Di Maria del sentimento di incompiutezza provato solo un anno fa per le potenzialità inespresse di Suning, e che ora rischia di passare come semplice colpo preparatorio al botto finale.

L'approdo a Milano a scoppio ritardato del Guerriero cileno, unito alle condizioni economiche vantaggiose strappate nei dialoghi con il Bayern Monaco in tempi relativamente brevi, servono a far riaprire gli occhi sulla realtà ad un ambiente che al calare delle tenebre di un giorno della stagione più calda dell'anno si è invaghito perdutamente del centrocampista più forte del mondo. Se è un sortilegio o meno lo dirà il tempo che resta da qui al 17 agosto, giorno di chiusura dell'industria delle fantasie del gioco più bello del pianeta, dove tutto è possibile come nella commedia del drammaturgo inglese. Quel che ora resta è il disordine apparente delle strategie di mercato dell'Inter, accettabile in questo momento storico perché arriva dopo i sette sigilli di Piero e con la prospettiva di un epilogo comunque felice da scrivere.

Intanto, nell'attesa dell'arrivo del conto alla rovescia finale di questa storia pubblicata in innumerevoli atti, lo spiritello Luka si rivolge idealmente alla platea globale interista con un monologo che informa che il calciomercato abita tra palco e realtà, in un universo nel quale non si fa peccato a sognare ad occhi aperti:

Se noi, ombre, vi abbiamo scontentato,
pensate allora – e tutto è accomodato –
che avete qui soltanto sonnecchiato
mentre queste visioni sono apparse.
Ed il tema, ozioso e vano,
che non più d’un sogno è stato,
signori, vi prego, non venga biasimato.
Se clementi voi sarete
migliori poi ci troverete.
E – parola di folletto –
se alle lingue di serpente
per fortuna siam sfuggiti,
noi faremo presto ammende –
o chiamatemi bugiardo!
Dunque a tutti buonanotte,
e batteteci le mani,
se ora siamo buoni amici.
Ed in cambio, Robertino
metterà tutto a puntino.

VIDEO - LUKA MODRIC, IL SOGNO NERAZZURRO

Sezione: Editoriale / Data: Gio 02 agosto 2018 alle 00:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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