Sogni di calcio d'agosto. A volte ritornano, come ai tempi d'oro. Dedicati ai tifosi che mangiano pane e gazzetta sotto l'ombrellone, in attesa del calcio vero e dell'inizio della prossima stagione. Samuel Eto'o potrebbe ritornare all'Inter, scrivono, contatti con l'agente italiano del giocatore Claudio Vigorelli, o ancora, l'Inter potrebbe sfruttare la carta del cuore per trasformare con una magia la squadra più povera tecnicamente della gestione Moratti. Il magnate Kerimov si è già stufato del calcio e sta smantellando la squadra con l'eroe del triplete in testa (a questo proposito la diffidenza verso i nuovi paperoni pronti a giocare con il calcio ma con poca pazienza non può che aumentare). L'ostacolo principale al suo ritorno è naturalmente lo stesso motivo per cui l'Inter era stata costretta a cedere il camerunese all'Anzhi, cioè l'ingaggio, si parla di 6,5 milioni di euro netti, forse qualcosa meno, cifre comunque di altri tempi che probabilmente l'Inter, anche con l'avvento di Erick Thohir, non può più permettersi di pagare per non peggiorare nuovamente il bilancio di una società già da profondo rosso. Poi naturalmente c'è di mezzo Josè Mourinho. Con una telefonata lo Specialone aveva convinto il Re Leone a trasferirsi all'Inter al posto di Ibrahimovic, in quello che sarà per sempre il miglior affare di Massimo Moratti presidente, in pochi minuti Mourinho era addirittura riuscito a convincerlo a giocare sulla fascia sinistra, a mettersi al servizio della squadra, per vincere tutto. Pensiamo quindi che a Josè non ci vorrà molto di più per convincere Samu a raggiungerlo a Londra, visto che Eto'o ha già anche cominciato a flirtare con Mourinho per preparare il suo arrivo al Chelsea. Illudersi però è gratis, soprattutto in questi tempi di crisi e di un'Inter così in difficoltà, pronta a diventare indonesiana, nonostante si stiano moltiplicando gli appelli per convincere Moratti a non vendere.In tutto questo Mazzarri continua incessantemente nel suo lavoro di ricostruzione ma le sue difficoltà sono sotto gli occhi di tutti. Si dice soddisfatto di un 3 a 0 contro il Real Madrid delle riserve, anche perché potrebbe fare altrimenti in un momento così delicato. La squadra però è alla disperata ricerca di qualità, aspetta con ansia Mateo Kovacic, sperando che possa essere la panacea a tutti i problemi, e sogna un ritorno in grande stile del Principe nonostante le 34 primavere e il brutto infortunio al crociato del ginocchio sinistro, oltre naturalmente alla guarigione di capitan Zanetti. Dopo il primo mese di WM sembra sempre più chiara la necessità di acquistare un forte centrocampista, di tecnica e corsa, in mezzo al campo, oltre all'indispensabile ricerca dei soliti esterni (che ci siamo stufati di invocare nonostante l'arrivo di Wallace che non può bastare). Adesso però mi sembra doveroso sottolinare anche la necessità di trovare anche una punta da 15-20 gol a stagione. Icardi e Belfodil crescono, aspettiamo di vederli impiegati nel calcio vero, senza più la zavorra dei pesanti carichi di preparazione o del Ramadan, ma sembrano ancora un po' troppo acerbi per non essere solo la spalla di Rodrigo Palacio, in questo momento insieme ad Handanovic l'unica grande certezza dell'Inter di Mazzarri, in attesa che Guarin trovi finalmente gamba e continuità e la difesa a 3 sincronizzi i suoi movimenti per non prendere di nuovo tonnellate di gol, come nella tournée americana che a molti è sembrata una continuazione delle difficoltà della passata stagione. Sempre che i miraggi d'agosto non diventino realtà grazie a delle magie indonesiane. Sognare non costa niente e in tempi così difficili è ancora più bello.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 13 agosto 2013 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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