Mancano sette giornate alla fine del campionato. È l’ora di tirare un po’ le somme, non definitive, ma parziali sì. E ragionare sull’ultima parte di stagione. Ebbene, se tutto dovesse andare come i tifosi auspicano, ma soprattutto come la logica indurrebbe a pensare, i nerazzurri arriveranno in Champions League. Probabilmente guadagnando pure la terza posizione finale. Troppo ottimista? No, le sensazioni sono soggettive. E tale peculiarità le rende imperfette e attaccabili. Meglio quindi basarsi il più possibile su statistiche e numeri oggettivi per esplicitare il proprio pensiero.
Signori, la Beneamata ha 5 punti di vantaggio sia sul Milan, che poi sono 6 grazie agli scontri diretti nei quali gli uomini di Spalletti hanno schiacciato i rivali cittadini, sia sull’Atalanta. E qualora si arrivasse a braccetto con i rossoneri e con Dea la classifica avulsa premierebbe le due compagini nerazzurre.  
Sulla Roma le lunghezze gestibili, ad oggi, sono 6. Con una gara da giocare in casa, nella quale anche uno 0-0, o un 1-1, aumenterebbero di fatto il vantaggio meneghino di un ulteriore e importantissimo punto.
Poi c’è la Lazio, a meno 8 dal Biscione. È vero che i biancocelesti devono recuperare una partita. Ma innanzitutto devono sconfiggere l’Udinese nel recupero, e poi comunque, gli scontri diretti anche in questo caso premiano il team milanese. Ergo: Simone Inzaghi oggi è come se dovesse recuperare almeno 9 punti dal Biscione. Infine c’è il Torino, che grazie all’1-0 firmato Izzo e al 2-2 di San Siro, se arrivasse al pari dell’Inter, sarebbe in Europa, con Mazzarri che scalzerebbe la sua ex compagine.
Per carità, tutto può succedere, e ora dobbiamo per forza parlare di ipotesi. Però non credo di insultare nessuno sostenendo che l’Inter sia più forte di Frosinone, Chievo ed Empoli. E che a parità di motivazioni non dovrebbe esserci storia. E qui parliamo di 9 punti 9. Se a questi ce ne aggiungiamo 5/6 nelle restanti 4 partite, specificando che tutte le altre squadre non possano fare 7/7, semplicemente perché alcune delle rivali dei nerazzurri si dovranno incontrare fra di loro, e magari immaginando che anche gli altri, qualcosina, non molto, ma qualcosina sì, lascino per strada, appare piuttosto chiaro che senza un crollo verticale, o plurime decisione in sequenza sbagliate da parte degli arbitri che potrebbero sottrarre ingiustamente punti preziosi (citando solo la parata di Dimarco del Parma e l’abbaglio di Abisso a Firenze diventa praticamente oggettivo come al Biscione manchino 5 punti) l’Inter sia messa molto bene in graduatoria. 
Ecco, dopo tutti questi pallosissimi conti e un attacco del pezzo da nerd (che però fidatevi, serve) sembra abbastanza chiaro che la matematica strizzi l’occhio a Lautaro Martinez e compagni. Se poi aggiungiamo un calendario non impossibile, si evince piuttosto facilmente che i nerazzurri, senza cazzate o decisioni al limite del comprensibile, che sanno di prese per il sedere insomma, siano ormai i favoriti per centrare l’obiettivo di tornare nell’Europa che conta.
Ma-Ma-Ma - Eh sì, con l’Inter spesso e volentieri, se non sempre, si devono usare i Ma -. Se qualcosa iniziasse ad andare storto, potrebbe esserci il pericolo di una caduta verticale che potrebbe pure mettere a rischio l’Europa League. Ora, io non credo che tale situazione si possa verificare. La mia è una sorta di provocazione, un avvertimento: memore di quello che fu pochi anni orsono, quando dopo il pareggio di Torino arrivò una serie di risultati disastrosi che estromise il team da ogni competizione del Vecchio Continente. La squadra comunque mi sembra troppo superiore ai competitor, ha un vantaggio importante in classifica, e mancare la Champions in una situazione del genere bollerebbe probabilmente la carriera di troppi giocatori. Però mai dire mai quando si ipotizza. Una prima risposta la avremo già dalla sfida di Frosinone: un impegno sicuramente ostico, da 1-X nelle annate particolarmente complicate. Ma se sei l’Inter e vuoi giocare contro i più forti del Vecchio Continente (a proposito: Barcellona e Tottenham, due potenziali semifinaliste di questa edizione dalla Champions erano nel girone della Beneamata, così come il Psv che in Olanda ha gli stessi punti del terribile Ajax, ma per altri il girone della morte non era quello dei nerazzurri) devi battere, senza se e senza ma, i ciociari di Baroni.

VIDEO - ALLA SCOPERTA DI... - PEDRO DE LA VEGA, LA NUOVA PROMESSA ARGENTINA 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 12 aprile 2019 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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