E Maicon spiazzò tutti. Proprio quando sembrava oramai ai margini della prima squadra, pronto a partire, sul viale del tramonto, ecco che l'esterno brasiliano nell'amichevole di Locarno sfodera una prestazione quasi impeccabile, vicina a quella dei periodi d'oro: spinta, copertura, assist, tiri. Una partita forse per far capire a tutti chi è Maicon, per lasciare un buon ricordo (all'uscita dal campo i cronisti tv hanno visto nel suo saluto a tutta la panchina un saluto generale prima di partire, a me onestamente è sembrato più un rituale interpretato ormai da tutti) o per complicare ulteriormente i piani a Branca e soci. O forse sarebbe più giusto dire risolvere? Sì perché se è vero che Maicon è in lista di sbarco, è pur vero, come scriveva ieri Fabrizio Romano, che di offerte concrete non ce ne sono, la squadra che forse più di tutte lo voleva per gentile richiesta di José Mourinho, il Real Madrid, non è disposta ad accontentare la richiesta economica dell'Inter, né di 10 né di 8 milioni. E allora se proprio dovrà restare diciamo che i dirigenti dell'Inter potrebbe convincersi che non era proprio da buttare. Tra l'altro ricordiamo che, a differenza di Pazzini e Julio Cesar che sono stati letteralmente esclusi da ogni lista o convocazione, Maicon figura ancora tra gli abili e arruolabili.

Ma la prestazione di ieri sera potrebbe aver semplificato i piani di Branca anche in un altro senso, e cioé se l'Inter vuol proprio privarsi del Colosso, per risparmiare un ingaggio importante e ringiovanire la difesa, la buona prova poterbbe risvegliare gli appetiti delle varie pretendenti. Staremo a vedere, di sicuro la sua cessione non è un'ossessione, e l'Inter dovrebbe comunque trovare un degno sostituto, visto che Jonathan non lo ritengo ancora ai livelli del miglior Maicon. Di sicuro all'Inter serve ancora un terzino, ecco perché si stanno intensificando i contatti per Alvaro Pereira, che però agisce sulla corsia sinistra, che necessita ancora di innesti. Stramaccioni a fine partita ha assicurato che entro il 26, giorno di inizio del campionato, qualcuno ancora arriverà, e a giudicare dalla composizione della rosa sembra che di rinforzi ora come ora ne servano più in difesa che a centrocampo, anche se un buon centrale (Fernando) sarebbe la ciliegina sulla torta per una squadra realmente competitiva.

E poi non dimentichiamo l'esterno d'attacco che ancora manca se si vuol giocare con 4-2-3-1. Stramaccioni si sta "accontentando" del 4-3-2-1 con buoni risultati, tra l'altro se si andrà a rinforzare la zona mediana del campo questo potrebbe davvero essere il modulo più adeguato, ma se qualcosa ancor si vuol fare e si vuol sostituire nel migliore dei modi Pazzini,  bisogna intensificare i contatti, magari inserendo proprio il Pazzo come contropartita. Ecco che allora, a rigor di logica, lo scambio Pazzini-Cassano di cui si è vociferato nelle ultime ore potrebbe anche aver senso. A rigor di logica, perché di fatto non sappiamo se la trattativa sia davvero reale, certo il barese sarebbe perfetto per completare l'assetto offensivo, ma si è parlato anche di uno scambio con Quagliarella. Insomma l'impressione è che, come sempre, bisognerà aspettare la sirena del 31 agosto per risolvere l'enigma.

Intanto pensiamo agli impegni più impellenti, l'Europa League di giovedì prossimo e la prima di campionato domenica a Pescara. L'Inter sembra star bene, Sneijder è tra i più in forma, Milito e Palacio scalpitano come cavalli, Guarin è desideroso di dimostrare di che pasta è fatto, insomma i presupposti sono buoni. Il campo ci dirà se questa nuova Inter che sta nascendo sarà in grado di competere nuovamente a tutte le latitudini.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 19 agosto 2012 alle 00:00
Autore: Domenico Fabbricini
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