Prima o dopo che si giocasse questo quarto di finale di Champions contro lo Schalke 04, che sia riusciti a ribaltare un risultato molto negativo maturato nella gara di andata o che si sia stati eliminati, le mie riflessioni non cambiano sostanzialmente. Analizzando le rose delle squadre che sono arrivate ai quarti di finale, constato con un certo rammarico che Milan e Inter sono le squadre con l'età media più alta di tutte. Penso che questa rosa abbia terminato un ciclo, forse nei suoi 11/11 potrebbe essere ancora competitiva con tutti, ma appena qualche giocatore scade di forma o subisce un infortunio più o meno grave ci si trova in difficoltà.
Da qui il pensiero che sia arrivato il momento di cambiare qualche cosa, di ringiovanire la rosa della nostra squadra, questo per diversi motivi.

• Una maggiore capacità di recupero tra una gara e l'altra, soprattutto quando si arriva in fondo ad ogni competizione, sia nel corso della partita stessa.
• Giocatori giovani in genere incidono meno sul monte ingaggi e quindi possibilità di un risparmio in termini di contratti, risparmio nella gestione economica e magari più soldi da investire nel mercato.
• Studiare una strategia chiara, tranne per le eccezioni ( Zanetti) per gli altri contratti annuali al raggiungimento del 32/33 anno, anche se hanno portato un grande contributo nella conquista del campionato o della Champions. ( Milito).

Dopo queste premesse penso sia arrivato il momento di iniziare un processo di svecchiamento e quindi di rinnovamento della rosa da mettere a disposizione dell'allenatore. Analizzando la rosa attuale e contando quanti giocatori superano la soglia dei 32/33 anni, risulta evidente che i cambi da fare potrebbero essere tanti ed alcuni anche dolorosi, per il valore e l'impegno profuso fino ad ora. Il tutto con le dovute eccezioni.

Analizzando i vari reparti.
PORTIERE – Dei tre portieri in rosa, il più giovane è Julio Cesar (32) che è anche il titolare e portiere di sicuro valore. Vista la sua affidabilità fisica, tranne in questa prima parte della stagione, il mio pensiero è quello di affiancargli un portiere di riserva esperto, mentre la scelta del terzo, che in condizioni normali non giocherebbe mai, si potrebbe optare per quello della Primavera che potrebbe essere al limite d'età consentita dalla categoria.

DIFENSORI – Giocando con la difesa in linea a 4, necessitano 8 difensori possibilmente due per ogni ruolo. I titolari molto affidabili e dei 4 rincalzi uno centrale e uno esterno altrettanto affidabili. Altri due di sicuro avvenire che possano sostituire i titolari, che possano essere competitivi anche negli allenamenti in modo da tenere sempre in tensione i titolari. Al centro siamo coperti, mentre sulla destra abbiamo il solo Maicon, sostituito alcune volte da Zanetti o Cordoba. Mentre a sinistra il solo Chivu, ora Nagatomo. Prestare molta attenzione al recupero di Samuel, che ha subito un brutto infortunio e all'età di 33 anni non è sempre facile recuperare nel migliore dei modi.
Quindi in questa fase di rinnovamento e ringiovanimento, si dovrebbe pensare all'innesto di 3 giocatori giovani, under 23/24. E' vero che abbiamo capitan Zanetti utilizzabile in più ruoli, anche come difensore, ma non sarà eterno... purtroppo. Oltre agli 8 difensori, 4 centrali e 4 esterni, si potrebbe completare la rosa con l'inserimento di 2 Primavera che si allenano con la prima squadra e poi giocano al sabato con i pari età, eventualmente al bisogno siedono in panchina.

CENTROCAMPISTI - Al di là dei vari moduli (tranne nel 4-3-3), necessitano 8 centrocampisti in quanto si gioca con 4 centrocampisti o in linea o con il rombo. Oltre ai vari Thiago Motta (29), Zanetti (38), Cambiasso (31), Stankovic (33), Mariga (24), Sneijder (27) e Kharja (29) in rosa ci sono Obi (20) e Coutinho (19). Centrocampo un po' datato nei titolari e con poche alternative di valore nei rincalzi, grandi giocatori e grandi professionisti con i quali abbiamo vinto tutto...... ma con qualche anno di troppo per essere sempre competitivi in più manifestazioni. Sarebbe il caso di cercare delle alternative più giovani, 2/3 giocatori che possano fare respirare i titolari senza risentirne troppo il rendimento della squadra, magari anche centrocampisti esterni abili nell'uno contro uno.

ATTACCANTI - E' forse il reparto che ha bisogno di meno cambiamenti e rinforzi. Abbiamo 4 punte, non considerando Suazo che questa stagione nessuno ha visto, che rientrano nei parametri dell'età: Milito (31), Eto'o (30), Pandev (28), Pazzini (27).
Si potrebbero fare altre considerazioni per quanto riguarda il loro rendimento in questa stagione. Milito, causa una serie di infortuni con ricadute, non è riuscito a ripetere l'esaltante stagione scorsa.
Pazzini potenziale ideale sostituto, ancora giovane e con molta determinazione, la cosidetta pancia vuota di chi vuole vincere qualche cosa di importante.
Pandev non si può dire che abbia offerto un rendimento particolarmente elevato.
Eto'o è stato un grande per buona parte della stagione, con una flessione nel momento cruciale, proprio ora che si decidono le sorti della coppa e del campionato, ma non credo che nessuno possa avere da ridire sul suo rendimento.
Se l'allenatore non dovesse cambiare modulo, si potrebbe cambiare qualche elemento per migliorare ulteriormente la qualità e offrire più soluzioni offensive, con elementi che possano giocare come seconde punte in posizione centrale oppure sull'esterno.
Il tutto secondo le strategie del mercato, le richieste dei nostri giocatori e le offerte del mercato. Due anni fa con la cessione di Ibra, molto dolorosa in partenza, abbiamo completato una rosa già buona con l'inserimento di 5 giocatori oltre ad Eto'o che ci ha permesso di vincere tutto. Quindi secondo il mio pensiero nessuno è incedibile.

Ultima considerazione anche se amara ma realistica
Nel calcio non esiste la riconoscenza da parte dell'allenatore. Deve giocare sempre per vincere e quindi deve impiegare chi da maggiori garanzie di centrare questi obiettivi. La riconoscenza casomai è della società verso un giocatore che ha dato un grande contributo per vincere e o essere da esempio per i compagni, ma questo è un aspetto che va oltre il lavoro del mister.
Detto questo è anche importante che una società investa nei giovani e sostenga un allenatore che crede nel loro impiego, alcuni Primavera, a turno, per meriti di qualità e o comportamento o per necessità di prima squadra possono/devono allenarsi con la prima squadra per migliorare le loro qualità confrontandosi con giocatori veri.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 16 aprile 2011 alle 00:01
Autore: Alessandro Scanziani
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