"Da questa sessione del calciomercato l'Inter esce rafforzata? Se prima si puntava al terzo posto, adesso a maggior ragione... al primo, naturalmente..." (ndr sorride).
Probabilmente c'e' un eccesso di ottimismo nelle parole di Massimo Moratti riportate da Marco Barzaghi a chiusura di quest'ultimo ciclo di compravendite invernale. Forse e' proprio quel sorriso finale la vera chiave interpretativa del sentire di un presidente sereno, convinto di avere proseguito nella strada del rinnovamento con un felino scatto finale che probabilmente e' destinato a determinare le sorti della sua squadra in un futuro non cosi' lontano. Sono parole di sollievo insufflate da un'intera comunita' sportiva che ha vissuto col fiato sospeso le ultime fasi del calciomercato nella speranza di vedere, nelle azioni della societa', la coerente volonta' di agire secondo logica ed ambizione. Dopo, peraltro, le interlocutorie manovre precedenti registrate con dilagante preoccupazione e culminate con l'arruolamento di Tommaso Rocchi, assurto inevitabilmente a simbolica spia di un ulteriore ridimensionamento ed avvitamento verso il basso. Ora tutti sanno dove e' direzionata la barra e chiarezza e' la parola che meglio di ogni altra fissa le coordinate del lavoro svolto. E' risorto il "progetto". Ha ripreso vita dalle ceneri di una vicenda che aveva ingenerato un disagio profondo come quella di Wesley Sneijder. Si e' saputo mettere il punto e capo con decisione-finalmente-su quella e altre, come quella di Coutinho, mediante una portentosa operazione in uscita che ha definitamente liberato la societa' dal limbo dell'incertezza su un giocatore su cui non c'era mai stato completo affidamento per il futuro.

E' stata anticipata un'operazione di complemento gia' programmata come quella relativa a Zdravko Kuzmanovic, accontentato il mister portando a casa il Galgo Schelotto (a prima vista un po' sovrappeso)  e il promettentissimo genietto croato  su cui ci soffermeremo in seguito. La societa' ha messo mano all'emergenza numerica e tecnica emersa per i ruoli di centrocampo ridando non solo gamba e qualita' al reparto ma anche forza e centimetri, ricongiungendosi col proprio dna di squadra tosta fisicamente, capace di coprire il campo centimetro per centimetro. Cosi' come tosto e tecnico ci viene descritto il prospetto uruguaiano Diego Laxailt, atteso in servizio permanente effettivo da giugno quando sara' titolare di passaporto italiano. Polivalente e mancino godra' di tempi di inserimento nonche' di valutazione dilatati, un atterraggio morbido consentito della modesta entita' economica dell'operazione che lo portera' a Milano. Argomento che non puo' ovviamente essere utilizzato riguardo  Mateo Kovacic, astro nascente del calcio europeo, acquisito a cifre da calciatore di livello e consolidato. La lente d'ingrandimento e' gia' piazzata sul suo capino e all'uscita del varco da cui lo faranno passare le prime apparizioni in nerazzurro, bivacca gia' un mondo di addetti ai lavori e non intento ad affilare i propri canini in attesa di distillare i propri giudizi. Sara' difficile anche per il popolo nerazzurro temporeggiare nel prendere posizione circa il valore del giocatore. Da parte nostra crediamo che dietro un affare di tale entita' non possa esserci che lo studio approfondito da parte di chi lo ha osservato di ogni elemento tecnico, fisico e caratteriale. Non abbiamo rincorso le sensazioni raccogliticce ispirate da un filmato raccattato sul web e non ci fermeremo alla prima osteria dei riscontri raccolti dopo una giocata, una partita o un ciclo di prestazioni. Non possiamo non avere fiducia sul fatto che questo ragazzo sara' un punto fermo nell'Inter che verra'. E tanto basta al momento. Come basta sapere che Massimo Moratti e' tornato a fare il Massimo Moratti che agisce con risoluta immediatezza, allarga i cordoni della borsa per ricostruire il proprio sogno battendo la concorrenza dei top team europei in un'ora e mezza, lasciandosi alle spalle controparti da inseguire continuamente, trattative snervanti ed infinite, anzi finite e finite male. Basta sapere che la linea del futuro della societa' e' definitivamente tracciata, in essa troveranno spazio calciatori giovani e motivati ad ingaggio sostenibile, innestati su un impianto a forte spirito identitario quale e' quello attuale. Che costituisce anche il baricentro delle speranze per gli obiettivi che sono ancora raggiungibili in questa seconda parte di stagione. In tal senso, fondamentale, per non disperdere questa brezza di positivita' portata dal mercato, sara' innanzitutto il pieno recupero di Diego Milito, insostituibile dati alla mano prima di questa sessione invernale, ed ancor di piu' dopo questi giorni tumultuosi che ci lasciano Rocchi in eredita'.

Sento infine personalmente di rivolgere un sentito ringraziamento ai ragazzi della redazione di Fc Inter News per lo straordinario lavoro compiuto a servizio del popolo nerazzurro, sottoscritto in primis, durante tutto il corso dell'ultimo mese. Straordinario, non solo per la capacita' di mettere a fuoco spesso prima di altri le notizie, i rumors, i movimenti riguardanti il mercato nerazzurro e non,  ma anche per la qualita' narrativa con la quale i redattori hanno saputo raccontare in maniera palpitante e continua la storia di questo gennaio di emozioni e di affari. Onore al merito per chi ha dalla propria una professionalita' che sa trasmettere adrenalina, per tanto entusiasmo degno di una tifoseria con un cuore unico.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 02 febbraio 2013 alle 00:00
Autore: Giorgio Ravaioli / Twitter: @Gravaioli
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