Finito. Chiuso qui. Calata la serranda, per quest’anno possiamo serenamente fare le valigie ed andarcene al mare. Senza particolari gioie né ricordi speciali. Ma, lo confesso, con una sorta di rabbia dentro per non aver centrato un obiettivo che era alla portata. E che non siamo riusciti a raggiungere esclusivamente per colpe nostre. Inutile starci a girare intorno, inutile prendersela con tizio, caio, con la sfiga, con l’arbitro di turno, con le tempeste magnetiche. Ad un certo punto, proprio sul più bello, si è spenta la luce; e per riaccenderla ci hanno messo un paio di mesi. Davvero, peccato.
Dodici punti in più rispetto alla scorsa stagione, quarto posto che è il miglior risultato dal 2011 ad oggi. Il bilancio, a voler guardare bene, non è del tutto negativo, anzi. Se ad inizio campionato mi avessero detto che sarei stato in testa per una quindicina di giornate e che comunque sarei entrato direttamente nei gironi di EL senza passare dall’inferno dei preliminari da giocare in Uzbekistan, perché una squadra di quelle parti ci sarebbe toccata con tutto da perdere e nulla da guadagnare, non avrei storto la bocca. Il valore della rosa questo è; le tre che ci stanno davanti hanno meritato non tanto perché più forti, l’ho detto sopra che un pochino di rabbia dentro mi è rimasta, quanto perché più capaci di amministrare le piccole crisi che inevitabilmente si creano durante una stagione agonistica e più mature nel gestire le partite in se stesse. L’Inter, in questo torneo, ha rimontato soltanto una volta ribaltando il risultato, Udinese in casa alla quart’ultima e, quando ha preso gol per prima, è riuscita a pareggiare giusto in un paio di circostanze. In tutte le altre ha sempre perso: sintomo di scarsa personalità, di immaturità, di ansia da prestazione che le squadre di un certo livello non possono pensare nemmeno lontanamente di avere.
Altro particolare non trascurabile, ma che molti si dimenticano sia per convenienza, altrimenti poi come si fa ad insultare Mancini a prescindere, sia perché la memoria può fare brutti scherzi e l’età spesso non contribuisce ad aiutarla; l’Inter, questa Inter, ha inserito nove elementi nuovi spesso e volentieri titolari. Provenienti da altri campionati. Da realtà che col calcio italico e con la pressione che qui regna sovrana hanno poco o nulla da spartire. Disabituati a leggere il loro nome in prima pagina un giorno sì e anche l’altro. A vedere quotidianamente trasmissioni televisive in cui si parla, molto più spesso si sparla, di pallone. A scoprire che qui da noi a momenti è vietato anche andare in bagno a fare pipì una volta di troppo se no il giorno dopo magari qualcuno scrive che hai la prostata debole. Insomma, per farla breve, calati in un universo completamente diverso rispetto a quello a cui erano abituati. Questa non vuole e non deve essere una scusa, sia chiaro; ma una semplice constatazione. Perché da noi diventare grandi calcisticamente non è facile. Perché la critica un giorno ti porta su un palmo di mano ed il giorno dopo ti taccia di incapacità. Ma questo capita da che mondo e mondo, quindi quando ascolto o legge certe verità assolute mi limito a sorridere e passo oltre, un po’ come Virgilio suggerisce a Dante nel terzo canto dell’Inferno. E non scordiamocelo, mai: non godiamo di buona stampa. Da sempre. Si sa, è molto più facile sparare addosso all’Inter piuttosto che colpire, non in maniera indiscriminata ma quando è giusto è giusto, le altre cosiddette “grandi” del pallone italiota. Retaggio di un passato fatto da gole profonde, da chiacchiericci inutili, da “si dice” senza smentita; insomma, ci siamo aiutati e non poco a farci martellare tafazzianamente ora da destra ora da sinistra.
Il bello della cosa è che continuiamo a farlo. Adesso impazza il “Cholismo” tra i tifosi nerazzurri. E la domanda sorge spontanea: avete mai visto tre partite tre di fila dell’Atletico Madrid? Perché qualche piccolo dubbio inizia ad instillarsi nella mia mente. Cioè, spiegatemi bene: Mancini è stato criticato in maniera violentissima per il non gioco (o gioco brutto, scegliete pure voi) quando si vinceva per uno a zero con ottime parate di Samir (forse sabato la sua ultima al Meazza) e rapide ripartenze letali, Simeone (che adoro, sia scritto sulla pietra) invece è un innovatore, lo scopritore della difesa e contropiede? Senza soffermarci poi sul valore intrinseco della rosa; l’Inter attuale, eccezion fatta per 3/4 elementi sopra la media, è formata da buoni pedatori. Alcuni presentabili, altri meno. E questo al di là dell’impegno che i succitati ci mettono, lungi da me il pensare che non ci sia volontà; ma a calcio o sei bravo o no, c’è poco da fare. Sommiamo anche l’età dei calciatori; la media dei nerazzurri è molto ma molto più bassa; e da qui anche i balbettii, le incertezze, quella incapacità di gestire le situazioni più complicate. L’inesperienza, la giovane età, nel calcio non è un plus; soprattutto se vesti una maglia pesante come quella coi colori del cielo e della notte.
Avete provato ad andare al Meazza qualche volta? No, la domanda non è retorica. La pongo nuovamente; avete provato ad andare al Meazza qualche volta? Perché allo stadio, luogo dove si respira l’aria che tira, esistono due mondi: quello di chi canta a squarciagola dal primo minuto al novantesimo, smoccolando ma tifando, e quello di chi fischia al secondo errore, o orrore, vedete voi. E non è semplice cercare di formare un gruppo dal nulla, dalle macerie trovate da Roberto Mancini, perché di macerie dobbiamo parlare, altro sarebbe un insulto al calcio ed alla sua essenza. Cercare di trasmettere carattere, grinta e cattiveria agonistica a gente che veniva dal nulla cosmico, da un quinto posto salutato come un enorme successo, da paure ataviche di scendere in campo in uno stadio come il Meazza non è un gioco da ragazzi.
Mancio ci ha provato. Sbagliando molto, sia detto e ridetto; i continui cambi di formazione, l’ostinazione nel voler perseguire quel 4231 col quale si sono persi collegamenti e punti, le sostituzioni tardive. Esente da colpe nemmeno lui. Però, sono ripetitivo, questa è la strada per formare un nucleo che possa ambire a traguardi ambiziosi; cambiare ancora avrebbe ben poco senso.
Per intanto metto in valigia pinne, fucile ed occhiali. Che a fine agosto si riparte.
Amatela. Sempre.
E buon inizio settimana a Voi!
Autore: Gabriele Borzillo / Twitter: @GBorzillo
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
- 23:45 Lazio, Pedro avvisa l’Inter: “Stiamo giocando molto bene, continuiamo così”
- 23:30 Lazio, Baroni: "Contento per la prestazione. Giusto lavorare con umiltà, ma con ambizione"
- 23:10 La Lazio di Baroni batte anche l'Ajax e si prende la vetta della classifica: 1-3 ad Amsterdam. I risultati europei
- 22:50 L'Estudiantes di Veron accoglie un nuovo socio: lo statunitense Foster Gillet pronto a investire 100 mln
- 22:20 Adriano: "Pensavo mi mettessero la camicia di forza, avevo idee sbagliate. Poi a San Paolo…"
- 21:50 Palladino: "Con Biraghi nessun litigio. Io ho fatto la mia scelta e va rispettata la sua"
- 21:30 Onana non ha pace. L'ex Inter pasticcia ancora, il Manchester United però rimedia al suo errore
- 21:15 Lazio, Baroni: "Scelte di formazione pensando all'Inter? No. Pensiamo solo a questa sera"
- 21:10 Lazio, Pedro: "Abbiamo diversi big match complicati, ma dobbiamo giocare le gare una alla volta"
- 20:59 Torna alla vittoria europea la Roma: 3-0 al Braga. Settebello variopinto della Fiorentina. Tutti i risultati
- 20:45 Abodi: "Mondiale 2034 in Arabia? La democrazia non è nella sua massima espressione ma..."
- 20:30 Lazio, moderato turnover per Baroni con l'Ajax in vista dell'Inter. A riposo Guendouzi e Zaccagni
- 20:15 Dopo JC e Handanovic, Reusch firma i guantoni di un altro interista: ufficiale l'accordo con Filip Stankovic
- 19:59 Team of the Week, le scelte della UEFA: nessun italiano, c'è Mukiele del Bayer Leverkusen
- 19:44 Milan, primo confronto tra Fonseca e la dirigenza dopo lo sfogo di ieri del tecnico
- 19:29 Paganin: "Mi aspettavo di più dall'Inter a Leverkusen, ma il percorso in Champions rimane ottimo"
- 19:15 Nasce INTERISTA, il nuovo programma di loyaly per i tifosi nerazzurri: i dettagli
- 19:00 Rivivi la diretta! BARELLA spiega l'INTERISMO, la PROVOCAZIONE di BASTONI: "Finale CHAMPIONS meglio dello SCUDETTO"
- 18:40 Inter al lavoro in vista della Lazio: personalizzato per Acerbi. Febbre smaltita per Dumfries
- 18:25 Atalanta, A. Percassi: "Scudetto? Piedi per terra, ricordo dove eravamo nel 2010"
- 18:10 Udinese, Sanchez verso la convocazione contro il Napoli: c'è l'Inter nel mirino
- 17:55 Sky - Meret-Napoli, si è concluso l'incontro: parti sempre più vicine per il rinnovo
- 17:41 Milan, Thiaw: "Fonseca ha ragione". Abraham: "Il nostro è un problema di mentalità"
- 17:27 Tesser: "L'Inter ha qualcosa più del Napoli in termini di rosa, la Lazio no. Atalanta allo stesso livello degli azzurri"
- 17:13 Empoli, Esposito a caccia del gol per la terza gara di fila. D'Aversa: "Probabilmente giocherà titolare"
- 16:59 Coppa UEFA 1990/91, il ricordo amaro di Salsano: "Finale con l'Inter persa immeritamente"
- 16:44 Tosto: "Lukaku ha un problema: la certezza del posto da titolare. Merita qualche gara in panchina"
- 16:30 Bastoni: "Vincere lo scudetto numero 21 o fare un'altra finale di Champions? Non ho alcun dubbio: dico la seconda"
- 16:16 Carragher: "City, è una crisi da non crederci. Il più grande manager di tutti i tempi non ha risposte per uscirne"
- 16:02 FOTO - Adidas, presentato il nuovo pallone 'Fired Up': sarà utilizzato nelle ultime due giornate di Champions
- 15:47 Qualificazioni Mondiali 2026, domani il sorteggio a Zurigo: annunciati i 5 assistenti
- 15:32 Champions, quanti punti servono all'Inter per arrivare tra le prime 8? La risposta basata sulle statistiche
- 15:18 SI - Napoli, gli agenti Federico e Andrea Pastorello a Castel Volturno per parlare del futuro di Meret
- 15:04 Lazio, i convocati di Baroni per l'Ajax: rientra Pellegrini, out Vecino e Romagnoli
- 14:49 Atalanta, Percassi: "Felici di quello che stiamo facendo, ma sappiamo che è difficile competere"
- 14:35 Juventus, Cambiaso e Nico Gonzalez ancora a parte. Milik verso il rientro
- 14:21 Leonardo: "Ronaldo, storia calcistica incredibile. Prima della finale Mondiale 2002 non dormì perché..."
- 14:07 V. Berisha non dimentica: "Alla Lazio per me fu dura, Inzaghi mi incoraggiava. E' bravo a fare gruppo"
- 13:53 Pier Silvio Berlusconi: "Il calcio ormai è un mondo folle, il mercato pure. La volontà per il Monza..."
- 13:38 Leonardo: "Dal Milan all'Inter scelta complicatissima. Vidi Moratti di nascosto, poi chiamai Galliani che rimase in silenzio. Il derby..."
- 13:24 Il Giorno - La Nuova Sondrio pensa a un ex interista come nuovo allenatore: voci su Hernanes
- 13:10 Ferrari: "Mercato di gennaio, Inter già ben attrezzata. Ma si vive di emozioni, se ci saranno occasioni..."
- 12:56 Milan, Fonseca perde altri due pezzi: l'esito degli esami di Loftus-Cheek e Morata
- 12:42 Lotito: "Lazio-Inter grande festa per il calcio. Contento che DAZN abbia deciso di trasmetterla gratis"
- 12:28 Marotta: "La trasmissione gratuita su DAZN di Lazio-Inter è un momento da celebrare. Sarà una gara bellissima"
- 12:14 Corsa ai posti extra in Champions: l'Italia supera il Portogallo e si porta al secondo posto
- 12:00 CHAMPIONS LEAGUE, la SITUAZIONE dopo 6 GIORNATE. INTER nella TOP8? PUNTI e COMBINAZIONE: lo SCENARIO
- 11:45 Lazio, Rovella: "Siamo forti, spero di alzare un trofeo con questa squadra"
- 11:30 Infantino: "Mondiale catalizzatore unico per un cambiamento sociale positivo. Nel 2030 e 2034 tornei per unire"
- 11:16 Ottavio Bianchi: "Il nuovo format Champions? Non l'ho capito, sono rimasto ai gironi"
- 10:48 CdS - Offensiva in campionato, attendista in Champions: qual è la vera Inter?
- 10:34 TS - Taremi, serve di più. Ma l'attaccante ha una convinzione
- 10:20 Corsera - Per la Champions servono alternative o si rischia di finire come l'anno scorso
- 10:06 Cordoba risponde alle pagelle della Gazzetta: "Lautaro fantasma? Ci vuole rispetto, che memoria corta"
- 09:52 Barella: "Abbiamo tutto per vincere la Champions. Futuro? Progetto serio, resto. Mkhitaryan maestro perché..."
- 09:38 TS - Arnautovic-Torino, l'Inter apre alla cessione ma pone le condizioni: il punto
- 09:24 TS - Acerbi, quanti ko: l'Inter può cambiare strategia per gennaio. C'è un nome per la difesa
- 09:10 GdS - Acerbi avverte ancora dolore: niente Lazio, oggi sarà visitato
- 08:56 GdS - Dumfries è guarito e si è già allenato: titolare con la Lazio
- 08:42 La Gazzetta massacra Taremi: "Se non inverte la rotta, il disastro sarà manifesto". Ma poi arriva la contraddizione
- 08:28 GdS - Disavventura dopo la beffa: problemi all'aereo, rientro slittato
- 08:28 GdS - Champions, che caos: 17 squadre in 3 punti! Ma per l'Inter gli ottavi sono vicini
- 08:00 GdS - Inter, testa subito al campionato: stop al turnover, tornano i big. E c'è un dato eccellente
- 07:45 Chiffi per Inter-Lazio: l'ultimo precedente con l'arbitro di Padova fu negativo per i nerazzurri
- 00:08 Milojevic (all. Stella Rossa): "Fallo netto sul secondo gol del Milan, una vergogna. Arbitro arrogante e col sorriso in faccia"
- 00:03 Ancora Fonseca: "Sono triste e non mi fermerò. Disposto a portare i ragazzi della Primavera o del Milan Futuro se servirà"
- 00:00 I danni del turnover scientifico