Ne hanno e ne abbiamo parlato (e straparlato) per mesi, ma è come se fosse già preistoria. Wesley Sneijder se n'è andato al Galatasaray, per la contentezza sua e di Moratti. Alla fine, come spesso succede, è servito davvero l'intervento del presidente che, sebbene senza la dotazione di un elicottero, ha sbloccato la trattativa con il talento di Utrecht. Bene così, adesso parte il mercato in entrata: per ora, ma soprattutto per luglio.

In un torneo al ribasso come quello di quest'anno, potrebbe essere sufficiente qualche ritocco qua e là per aggiustare la rosa e agguantare il secondo o il terzo posto. Schelotto, secondo gli esperti di mercato, si sbloccherà presto e poi arriverà anche un vice-Handanovic. In caso di altre partenze, si penserà a rimpolpare la mediana, ma solo con le giuste caratteristiche. Poi, tutto per l'estate, perché a luglio ci saranno altri addii e altri arrivi: un centravanti – dato che Milito non è eterno – è uno degli obiettivi e si fa con insistenza il nome di Edin Dzeko. Ma non solo, viste le tante trattative in piedi (conosciute e non).

Siamo già in clima Oscar (appena assegnate le nomination) e, almeno finora, a Sneijder spetta la statuetta per il miglior attore non protagonista. E le parole “attore” e “non protagonista” non sono messe lì per caso. La speranza di tutti, società e tifosi, è quella di assegnare il premio più ambito a Paulinho. E' lui la vera star, inseguita da mesi: quasi acchiappato a luglio, poi lontano e adesso ancora vicino. Qualcuno dice che Branca affonderà il colpo già per subito, probabile che ci si accontenterà di vederlo in nerazzurro a partire da luglio. Certamente, un'altra cessione pesante (Alvarez?) faciliterebbe il compito degli 007 nerazzurri nell'immediato.

E poi? Ci sarebbe il premio per la miglior regìa, ma il regista manca. Ed è questa la moda del momento, sarà colpa di Pirlo. Oramai, pare che senza un addetto specifico davanti la difesa, una squadra non possa produrre gioco e raggiungere trofei. Eppure, lo scorso anno il Chelsea ha vinto la Champions League privo di un regista, né lo aveva il Bayern Monaco arrivato fino alla finale. E il Barça che davanti la difesa piazza Busquets? Dove sarebbe il fantomatico regista? Le etichette sono molto spesso sbagliate e producono falsi miti. Chiaro, che all'Inter manchi del fosforo lì in mezzo è lampante, ma ci sono registi 'da Inter' sul mercato? Al momento, ne vedo pochi e tutti sono fuori budget o incedibili. Ma ci sono strade alternative, giocatori con caratteristiche diverse ed egualmente efficaci da poter posizionare in quella zona del campo. Paulinho, ad esempio, non è affatto un regista puro, ma ve la immaginate una mediana con lui e Guarin ai lati di Cambiasso?

Insomma, un giocatore 'alla Pirlo' potrebbe servire, col condizionale, e non è detto che serva a tutti i costi. In fondo, anche l'Inter del Triplete non aveva un regista. Almeno non in campo.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 23 gennaio 2013 alle 00:01
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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