Ha prevalso il buon senso, e me ne compiaccio. Certo, una domenica senza Inter non fa mai piacere, soprattutto in un momento in cui il vento del campo soffia dalla parte dei nerazzurri. Battere il ferro finché è caldo, si dice, ma neanche tale calore avrebbe potuto sciogliere la neve e il ghiaccio che hanno invaso il Tardini nelle ultime ore. Giocare su quel terreno sarebbe stato offensivo per lo spettacolo che una partita di questo genere potrebbe garantire, quindi un plauso alla saggezza di chi ha scelto la strada più coerente. Se ne riparlerà il 10 febbraio, non ci sarà bisogno di aspettare tanto dunque e la classifica non rimarrà orfana dell'esito di Parma-Inter troppo a lungo. Inoltre, la buona notizia è che per allora, magari, Mourinho potrà contare sul recupero di Eto'o e di Stankovic, due pedine che è sempre meglio avere a disposizione...

Magari il portoghese potrà avvalersi del nuovo arrivo a centrocampo, quel Cristian Ledesma che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. La telenovela di mercato, in perfetto stile nerazzurro, si starebbe per concludere grazie all'illuminazione di Lotito che si è reso conto di quanto fosse autolesionista il suo ostruzionismo in questa faccenda. Alla fine Moratti dovrà sborsare qualche milione di euro, ma l'argentino è un giocatore di valore e, pur non arrivando gratuitamente (ma perché il Collegio Arbitrale non ha voluto ascoltare le sue ragioni?), rappresenta un investimento prezioso, tecnicamente e tatticamente. Bel colpo, dunque, ma lo dico sottovoce perché questa vicenda mi ha insegnato che nulla va dato per scontato. Basti pensare che fino alla mattinata di ieri stavamo tutti cercando di scoprire le qualità di Manuel Fernandes, il quale, suo malgrado, è stato dell'Inter per pochissimo tempo.

Se ne farà una ragione, così come noi tifosi che trascorreremo una domenica a guardare le altre partite, magari 'gufando' il Milan impegnato in casa contro il Livorno. Un passo falso dei rossoneri verrebbe accolto quasi come una vittoria dell'Inter, inutile nasconderlo, ma è altrettanto inutile farsi troppe illusioni perché la sfida di San Siro non è di quelle da tripla in schedina. Probabile dunque che il Milan si riavvicinerà alla capolista, ma almeno da stasera entrambe avranno lo stesso handicap della partita in meno, e la classifica sarà più realistica. Poi, per le tabelle da qui a fine stagione, ci sarà sempre tempo...

Sezione: Editoriale / Data: Dom 31 gennaio 2010 alle 12:45
Autore: Fabio Costantino
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