Rimettersi a scrivere su queste colonne dopo quello che è successo domenica sera a San Siro non è sicuramente facile. Negli occhi ci sono ancora immagini che avremmo voluto cancellare e non solo quelle dell’arbitro Gervasoni e della sua giacchetta viola, ancora più insopportabile dopo avergli visto rovinare la serata del Meazza con una serie di decisioni massacrate da qualsiasi moviola. Da digerire c’è infatti ancora la tripletta di German Denis e vedere El Tanque esultare tre volte in 12 minuti come un bambino, con una squadra che si è persa per strada dopo il rigore dell’assurdo, mostrando ancora una volta il suo lato peggiore, purtroppo ancora a San Siro. Erano 60 anni che l’Inter non perdeva in casa tre volte di fila, un altro motivo per fermarsi a riflettere. Poi concedetemi una censura sulla gazzarra finale, come se non bastasse l’incredibile 3-4 strappato dall’Atalanta, condito dall’arbitraggio di Gervasoni, avremmo fatto volentieri a meno a fine partita di vedere quelle scene che speriamo non rivedere più. Questa volta il giudice sportivo Tosel ci è andato leggero, non ha voluto calcare la mano, squalificando solo Schelotto per una giornata.

Mi sembra che per molto meno, nel corso della stagione, erano stati infatti squalificati Cassano, Guarin, Ranocchia, ma è solo un pensiero. Evidentemente l’elenco di episodi taglia-gambe che Moratti è pronto a portare in Lega è già abbastanza lungo per non allungarlo ulteriormente sparando su quella Croce Rossa che ormai è stampata sulla Pinetina. Domenica a Trieste contro il Cagliari Stramaccioni dovrà inventarsi una formazione anche senza Cassano e Schelotto, una missione ancora più difficile per l’allenatore romano. Strama sta facendo quello che può, non vedo sue colpe particolari e non capisco perché dopo domenica sia ritornato di prepotenza sui giornali il toto-allenatori, con le ombre di Blanc e Mazzarri di nuovo all’orizzonte. Sicuramente nella stagione più sfigata degli ultimi anni ci ha messo anche del suo ma adesso è oggettivamente difficile imputare qualcosa a un allenatore che tra un po’ sarà veramente costretto a giocare con la Primavera.

L’elenco degli infortunati continua ad allungarsi, di attaccanti gli è rimasto solo Tommaso Rocchi, che per fortuna si è sbloccato e ha sconfitto la maledizione del centesimo gol. Vorrei vedere quale allenatore non andrebbe in confusione dopo un’ecatombe del genere, cosa riuscirebbe a fare senza Milito, Palacio e adesso anche Cassano. Senza dimenticare gli Stankovic e i Chivu, Samuel fuori per tre mesi, Mudingay, Nagatomo e Obi… (sono abolite le battute sullo “Iettatore” perché se no qualcuno dotato di poco spirito potrebbe prenderle sul serio). L’unica sorpresa, in questi giorni abbastanza grigi, in cui a Milano continua a piovere, è a forma di cresta, con la squalifica di tre giornate a Balotelli che potrebbe sparigliare tutto e riaccendere quella corsa al terzo posto che per Bonolis sembra un copione già scritto.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 10 aprile 2013 alle 00:01
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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