Gennaio si avvicina e inevitabilmente i cuori dei tifosi nerazzurri si stanno riempiendo di speranze. Si perché in un modo o nell’altro il nuovo proprietario dell’Inter si dovrà esporre. In tanti si aspettano un paio di regali importanti da lui, doni post-natalizi che aiutino il bravo Mazzarri a rincorrere la tanto agognata e sperata qualificazione in Champions League. Una squadra del prestigio dell’Inter e soprattutto con la condizione economica attuale non può permettersi di rimanere esclusa per il terzo anno di fila dall’appuntamento con l’Europa che conta. Come detto più volte Mazzarri con la rosa a disposizione sta facendo miracoli ma non si possono pretendere da lui salti di qualità ulteriori senza aiutarlo con il mercato invernale. Thohir dovrà sbilanciarsi, dovrà prendere decisioni importanti e soprattutto rinforzare una rosa ancora acerba e poco competitiva rispetto alle altre che stanno lassù. Moratti in questi anni si è sempre buttato nella mischia, a volte ha sbagliato a volte ha fatto giusto ma sempre mettendoci la faccia e soprattutto i suoi “milioni”. Ora tocca a Thohir.

I rinforzi dovranno essere di qualità, non solo dei tappabuchi e non di meno dovranno essere utili allo scacchiere tattico di Mazzarri. E’ evidente che si dovrà operare soprattutto in mediana. Alvarez come interno sta facendo cose mirabolanti ma in quella posizione è adattato, Mudingayi è spesso indisponibile e Cambiasso non può tirare la carretta per tutta la stagione considerando i 33 anni e i chilometri corsi nella sua carriera. Due giocatori pronti e di livello a metà campo più una punta di scala internazionale, ecco quello che ci vuole. Penso sia finito il 15 novembre il tempo del “non è il momento”. Perdere di nuovo la Champions significherebbe rinunciare ai suoi 40 milioni in cambio dello scarso guadagno e dello spreco enorme di energie della prossima Europa League, l’esperienza dell’anno scorso non è da dimenticare anzi se ne deve far tesoro. Quindi c’è bisogno più del pane di un sacrificio da parte del nostro nuovo presidente che potrebbe essere ripagato a lungo termine. Insomma bisognerà a fine anno almeno poter dire di averci provato.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 05 dicembre 2013 alle 00:00
Autore: Filippo Tramontana / Twitter: @filotramo
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