In casa Inter serve una riflessione: negli ultimi tempi la situazione del reparto offensivo ha subìto qualche stravolgimento, che ha portato la società nerazzurra a rivedere i piani di mercato in vista della prossima stagione. La grande novità è, neanche a dirlo, Adriano. Prima che il mercato di gennaio si chiudesse l'imperatore è sempre stato considerato un elemento di cui ci si potesse privare. Lo stesso Mourinho, dopo Inter-Chievo Verona, arrivò a sentenziare che secondo lui andare a giocare altrove gli avrebbe fatto bene. Oggi l'allenatore portoghese raccoglie i frutti del suo lavoro e, soprattutto, la stima di Adriano, che gli dà merito di averlo recuperato come persona e come calciatore. Il brasiliano rimarrà all'Inter e Moratti gli proporrà il prolungamento del contratto. Per una storia a lieto fine. Ma con la permanenza di Adriano cambieranno le strategie di mercato nerazzurre. L'imperatore è un attaccante di peso, stesse caratteristiche di quel Didier Drogba che Mourinho ha sempre chiesto.

Ma oggi non avrebbe senso fare un investimento sull'ivoriano, che l'anno prossimo avrà 31 anni e, con l'arivo di Hiddink, potrebbe non avere più tanta fretta di lasciare il Chelsea. Non dimentichiamo che l'Inter ha in mano anche Robert Acquafresca, caratteristiche da prima punta, e che Cruz potrebbe, a differenza di Crespo, rimanere ancora per una stagione in nerazzurro. Pertanto si profilerebbe un parco attaccanti di questo livello: Ibrahimovic, Adriano, Balotelli, Acquafresca e Cruz. Cinque bomber, quattro prime punte. L'unico che può interpretare il ruolo di seconda punta è Balotelli (con Ibrahimovic in grado di fare un po' tutto), ma anche l'azzurrino tenderebbe a giocare in una posizione più centrale. Insomma, se davvero l'Inter volesse prendere un nuovo attaccante, dovrebbe orientarsi su un giocatore rapido e sgusciante, con il fiuto del gol. Non Drogba, a questo punto, forse neanche Eto'o, sul quale è piombato prepotentemente il Milan.

L'istinto nazionale consiglierebbe di lanciarsi su un campione come Giuseppe Rossi, colpevolmente abbandonato in Spagna dai nostri club. Ma il sogno rimane Sergio Aguero, che corrisponde perfettamente all'identikit della seconda punta di cui Mourinho avrebbe bisogno. E completerebbe un reparto offensivo di primissimo livello. Ma per avere El Kun serve almeno una quarantina di milioni, cifra non indifferente...

Sezione: Editoriale / Data: Gio 19 febbraio 2009 alle 09:15
Autore: Fabio Costantino
vedi letture
Print