Questa vuole essere una lettera aperta a Guarin. Un giocatore dal potenziale enorme che si sta sprecando nella ricerca continua della giocata personale e della soddisfazione del proprio ego calcistico. Caro Guaro, mi chiedo il perché tu insista con questo tipo di atteggiamento. Ci siamo accorti in tanti della tua voglia di spaccare il mondo, di dimostrare che puoi essere un trascinatore, un leader in questa Inter e, in tutta sincerità, penso che tu ne abbia le qualità. Nessuno si sogna di mettere in dubbio il tuo impegno. Però ci sono dei limiti che devi ancora superare. Per essere un leader, non bastano le capacità tecniche e fisiche che tu sicuramente hai ma a queste si deve abbinare la saggezza tattica.

Nei momenti di difficoltà non si può pretendere di portare il pallone all’infinito, di provare il dribbling ad ogni costo, di intestardirsi nello sfidare in velocità anche gli avversari più rapidi di te e quindi infilarsi in un cul de sac che porta inevitabilmente a perdere un prezioso possesso di palla. Guaro devi imparare a giocare con i tuoi compagni, li devi trascinare, li devi invitare ad alzare il proprio livello di gioco coinvolgendoli nelle tue trame offensive. Troppo spesso ti ho visto partire in campo aperto dando troppa fiducia alle tue capacità esplosive senza alzare la testa e cercare qualche tuo compagno che stava accompagnando l’azione offensiva. Così facendo si perdono le occasioni e spesso anche i punti.

Ti scrivo questo perché nel mio piccolo penso tu sia un potenziale grande giocatore, ma per esserlo veramente bisogna diventare decisivi per le sorti della squadra e tu ancora non ce l’hai fatta. I tifosi interisti sognano un giocatore che possa caricarsi il peso della situazione sulle spalle quando ce n’è bisogno. Intorno a te ci sono 10 uomini pronti ad assecondare la tua bravura, tu devi sfruttare la loro di bravura per diventare decisivo. Non servono i tiri ripetuti da 40 metri o da angolazioni impossibili. Per carità magari un colpo di questi prima o poi riuscirà ma non è questo che ci serve. Prendi palla, salta un uomo se proprio non riesci a trattenerti prova a saltarne un secondo ma poi alza la testa e cerca gli uomini che hai intorno. Ti assicuro che la strada per diventare un leader e quindi un campione sarà sicuramente più facile e inevitabilmente più breve. Con affetto e stima.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 28 novembre 2013 alle 00:00
Autore: Filippo Tramontana / Twitter: @filotramo
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