Quanti rimpianti nelle ultime tre giornate. Bologna, Sampdoria e Parma dovevano essere, alla vigilia, le tre partite che avrebbe indicato il percorso che l’Inter avrebbe intrapreso in vista del trittico terribile contro Napoli, Milan e Lazio. Ecco, speriamo che quel percorso non sia quello tracciato finora.

Tre pareggi consecutivi, tre risultati che lasciano ampiamente l’amaro in bocca ai tifosi nerazzurri in primis, ma anche alla squadra e a Walter Mazzarri in grado, di settimana in settimana, di evidenziare tutti i limiti strutturali che questo organico aveva mascherato con un inizio di stagione spettacolare.

La squadra è stanca, l’allenatore toscano sta alternando sempre gli stessi 13/14 giocatori e, contando gli infortuni e le pause per la nazionale, non lavora più con il gruppo al completo da ormai due mesi. Contro il Bologna era mancata quadratura nel reparto difensivo. Contro la Sampdoria per recuperare in compattezza, Mazzarri ha perso la capacità di ripartire in verticale ed attaccare l’area di rigore avversaria. E infine contro il Parma, inserendo Guarin, Kovacic e Alvarez alle spalle di Palacio, Mazzarri ha ritrovato la capacità di offendere, ma ha scoperto il fianco ai contropiedi avversari alleggerendo il reparto mediano.

Come detto, la coperta è corta e pochi aggiustamenti potranno essere fatti da qui all’apertura della finestra invernale del mercato. Se i 6 punti lasciati per strada suonano come una beffa all’orecchio degli addetti ai lavori, attraverso le pieghe del calendario si può capire come, tutto sommato, l’Inter non ha guadagnato, ma non ha neanche perso terreno nei confronti di quel terzo posto che, a fine anno, dovrà essere necessariamente l’obiettivo da raggiungere.

Il Napoli continua a distare soltanto 4 punti in classifica e nel prossimo incontro, al San Paolo, l’Inter sarà chiamata a mostrare il suo vero valore. Quella di Napoli sarà la vera partita in cui questa Inter, ritornata pazza, non potrà più permettersi sbavature, cali di concentrazione o, lato più negativo della gestione degli ultimi incontri, paura e timori psicologici.

L’Inter ha perso sicurezza, soprattutto nelle retrovie, e il dato di 18 gol subiti nelle ultime 11 partite ufficiali è la conferma di quanto Mazzarri debba lavorare per ripartire alla grande fin dal prossimo incontro. 7 giorni per lavorare al meglio fra le mura di Appiano Gentile. Perché un errore a Napoli varrà molto di più dell’ennesima occasione sprecata.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 09 dicembre 2013 alle 00:05
Autore: Emanuele Tramacere / Twitter: @tramacema
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