'La critica della prima magia'. Ebbene sì, attendo con curiosità la prima perla di Mateo Kovacic con la nuova, magnifica, meravigliosa maglia del Real Madrid per respirare l'umore del tifo interista nel vedere replay, immagini e filmati vari della sua prima super giocata con i Blancos. Voglio precisare che questa non è assolutamente una provocazione, ma ho notato sin dall'immediato post-cessione tanto, troppo scetticismo circa questa uscita, mettendo nel mirino la società per questo affare 'pericoloso'.

"Esploderà a Madrid, l'Inter ha commesso un clamoroso autogol! Una beffa come Coutinho è dietro l'angolo!". Ed ancora: "Come si può rinunciare all'unico talento di questa squadra?", fino ad arrivare alle dichiarazioni più dure quali "Via Thohir, Ausilio e Mancini! Via tutti!". Suvvia... di cosa stiamo parlando? A parer mio tutti pensieri a dir poco esagerati e inopportuni. Attenzione, il sottoscritto è probabilmente il primo fan del baby di Linz, ma credo sia doveroso ammettere la bontà di questo affare. Che piaccia o meno, un'uscita importante era obbligatoria, in tempo di Financial Fair Play e con il mercato importante portato avanti fino a questo momento (con l'arrivo di Geoffrey Kondogbia in primis).

L'Inter ha preso degli accordi ben precisi con l'UEFA, e mai e poi mai potrebbe venir meno a questi patti esagerando, rischiando, andando oltre le spese consentite. In questo senso (meglio ripetere, tanti amanti di questi colori fanno fatica a ricordarlo), l'addio del croato è stato un vero e proprio 'toccasana', in quanto ha permesso al club di rientrare quasi totalmente dalle spese fatte, e ora può mettere nel mirino la chiusura del bilancio. Erick Thohir, ovviamente in accordo con Roberto Mancini e Piero Ausilio, ha deciso di mettere sulla bilancia il talento croato e Mauro Icardi (cito i due giovani non a caso, gli unici in grado di garantire un'entrata economica importante) constatandone il peso in questa rosa. E la scelta (scontata) ha portato al sacrificio di Mateo, anche perché sarebbe stato un grossissimo rischio rinunciare al capocannoniere della scorsa Serie A.

Kovacic sì o Kovacic no? Lungimiranza tecnico-tattica ed economica o 'suicidio' sportivo? Beffa già apparecchiata o rischio calcolato? A mio modo di vedere l'epilogo è estremamente semplice: tutte le parti in causa devono essere felici e soddisfatte. Da una parte il club di Corso Vittorio Emanuele che incassa ben 35 milioni di euro, dall'altra il Madrid che acquista uno dei migliori talenti del mondo, e in mezzo lui. Il maghetto di Linz. Un giocatore dalle doti indiscutibili che adesso non può fare altro che gioire ed esaltarsi per questa nuova e affascinante avventura. Perché vestire la maglia dei Blancos è il massimo per qualsiasi giocatore. Concludo quindi con un auspicio, un doppio auspicio: non vedo l'ora di ammirare la sua prima magia, sperando che possa arrivare il prima possibile, magari già domenica nella prima in Liga, ma allo stesso mi auguro che il pubblico interista si limiti alla sola esultanza per un Kovacic felice e decisivo, evitando di rinfacciare al club nerazzurro un qualcosa che non esiste. 'La critica della prima magia', per favore, sarebbe meglio evitarla.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 21 agosto 2015 alle 00:00
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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