Dall’ultima volta che ho parlato di Inter proprio qui sono successe parecchie cose, la società era prossima ad acquistare Vidal e proprio nella serata della pubblicazione del mio articolo emergeva la possibilità che volesse provare a prendere Modric. Da quel momento l’inattesa decisione della dirigenza nerazzurra di mollare improvvisamente il cileno, lasciando che si accasasse al Barcellona, pur avendolo in pugno e aver trattato col Bayern trovando l’accordo, unita alla tangibilità dell’affare Modric, ha creato una percezione distorta della realtà.

La delusione di molti per il mancato arrivo di un centrocampista importante ancorchè stagionato, a causa di una decisione improvvisa, ha lasciato parecchie perplessità mitigate dall’entusiasmante trattativa con uno dei migliori giocatori al mondo (comunque 32enne). Ci sono tante zone oscure e che probabilmente non verranno mai spiegate ma alla fine conta il risultato.

L’ottima campagna acquisti fatta fino ad oggi ha fatto rotta verso una destinazione molto più ambiziosa, forse inimmaginabile pensando che fino ad un anno fa era complicato prendere persino Dalbert. Siamo passati in una sola stagione dal tormentone per l’esterno francese a quello per il regista croato e la sensazione generale sembra dipendere unicamente dall’arrivo o meno di Modric. A questo si aggiunge un possibile arrivo di Keita che arriverebbe al posto di Candreva se quest’ultimo accettasse la destinazione Monaco.

Posto che dopo Vidal ci andrei piano col dare il giocatore come già fatto, visto che siamo ai dettagli da più di 48 ore e l’eventualità del suo arrivo andrebbe a ridisegnare tatticamente la squadra. Tornando a Modric non ho mai creduto e non riesco a credere nemmeno ora che il Real Madrid lasci partire anche lui.

Le ultime notizie parlano di un Perez che oggi offrirà al giocatore il doppio dell’ingaggio (attualmente di 6,5 milioni) portandolo a 12 e superando di 2 quello offerto dall’Inter. Tutti a casa dunque e si riparlerebbe di un grande acquisto la prossima stagione. A meno che il croato non si impunti per una questione non esclusivamente economica ma umana di cui ignoriamo l’esatta definizione.

Il modo in cui Perez e il Real hanno gestito la vicenda fino ad oggi appartiene alla storia di un club ricco di gloria come di arroganza. Il fatto di aver minacciato di denunciare l’Inter all’Uefa per violazione del Fair Play Finanziario fa parte dello stile di un club che ha operato allo stesso modo per prendere Modric proprio dal Tottenham, che con l’Inter ha agito scorrettamente anche in passato, passando il turno dopo che uno spettatore aveva tirato una biglia in testa a Bergomi (uscito in barella) e senza avere conseguenze grazie alle entrature con la stessa Uefa (Prisco dixit), che aveva azzoppato Rummenigge e Altobelli prima di un supplementare, senza aver alcun giocatore espulso.

Nel 2009, tanto per parlare di sfacciataggine, il Real per restare ai vertici si rivolse a all’istituto bancario Caja Madrid per ottenere un prestito a basso tasso di interesse. Grazie a questo riuscì a prendere Cristiano Ronaldo a 90 milioni e Kaka a 65 milioni. La storia del Real è principalmente caratterizzata dal potere. Per questo è più probabile che Perez faccia un colpo di mano e trattenga ad ogni costo il giocatore. La provvidenza ha tante vie e non vi è nulla di certo, è solo una lettura dell’attuale situazione che i procuratori Mijatovic, Lemic e Riso stanno gestendo sapendo che cadranno comunque in piedi.

La questione è che l’Inter è stata improvvisamente assediata dall’immagine di un giocatore che potrebbe non avere e per cui verrà persino incolpata. Il mantra parallelo dà la nuova squadra come ben progettata e addirittura in lizza per lo scudetto. L’attuale formazione non ha i numeri e un tasso di classe sufficiente per arrivare a tanto ma è certamente migliorata. Ho visto tante, troppe sessioni di calciomercato estive per non sapere come l’opinione pubblica blandisca, anche irragionevolmente, un club, attribuendogli obbiettivi illimitati.

L’Inter è la preferita da tutti. Le è stata attribuita la patente di anti Juve persino quando c’era Mazzarri e con mercati inquietanti. Non c’è da cascarci mai, nemmeno quest’anno in cui la squadra è certamente più solida e ha fatto un upgrade in vista del futuro ma non si può lottare alla pari se sei costretto a fare trattative a colpi di prestiti, per quanto alcune vicine al capolavoro.

Il mancato arrivo di Modric temo che scatenerà un’ondata polemica dall’ingestibile pubblico dei social. Se invece dovesse arrivare l’entusiasmo genererebbe un’energia incontenibile in tutti e andrebbe sfruttata. La vera notizia negativa oggi è l’assenza perpetua di Nainggolan che inizierà il campionato senza aver fatto la preparazione, quella positiva è che Brozovic si è presentato prima per iniziare. Per il resto c’è Spalletti. Amala.

VIDEO - KEITA BALDE A 10 ANNI A LEZIONE DA UNA LEGGENDA INTERISTA

Sezione: Editoriale / Data: Gio 09 agosto 2018 alle 00:00
Autore: Lapo De Carlo / Twitter: @LapoDeCarlo1
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