Ad una settimana dalla fine dell'Europeo che ha incoronato l'Italia di Roberto Mancini campione d'Europa, un giubilo non ancora scemato sebbene le quasi 168 ore dall'ultima stoica parata di Gigio Donnarumma, è già tempo di Serie A. Se sulle varie fan page sparse sui social spopolano i centinaia di meme di Nicolò Barella eroe nazionale, a ri-prendersi la scena dei profili dei tifosi interisti è la Beneamata. Dopo un'astinenza da Inter di poco meno di due mesi, i tifosi nerazzurri sono finalmente tornati a godere della squadra Campione d'Italia, sebbene per una semplice amichevole che ha fatto da apripista a quella che sarà la nuova Inter firmata Simone Inzaghi. L'ex allenatore della Lazio nella sua prima uscita da tecnico della squadra meneghina ha celebrato la prima vera settimana di lavoro da interista con la prima vittoria. Successo arrivato in rimonta e dopo i calci di rigore che consegnano al piacentino le prime 'risposte' e indicazioni.
Con una rosa ancora dimezzata, priva dei big ancora in vacanza dopo Europei e Coppa America, questa prima bozza di squadra ha mostrato un carattere e una risolutezza che possono far ben sperare al netto di un mercato che ne modificherà i tratti somatici. Passati in doppio svantaggio, i campioni d'Italia hanno risposto con Danilo D'Ambrosio prima e Martin Satriano che ha firmato il pari del 2-2 con una gran bella rete che ha ingolosito ulteriormente il Rayo Vallecano, interessato al classe 2001 e per il quale ha già sondato il terreno per portarlo a Madrid in prestito. Inutile la rete nel finale insaccata dall'irremovibile Milan Skriniar, entrato qualche minuto prima; lo slovacco, che aveva inzuccato come da copione dopo una gran bella torsione, era avanti alla linea difensiva avversaria di qualche centimetro e la rete è stata annullata per offside. Fuorigioco che ha rimandato il verdetto ai calci di rigore, dove il premio per migliore attore protagonista se l'è preso per diritto Andrei Radu.
Il portiere romeno, attualmente in uno stato di limbo circa il futuro, ha mostrato una forma discretamente buona, considerato il poco minutaggio della passata stagione, facendosi trovare pronto e lucido nella prova degli undici metri. Malgrado i primi tre rigori in cui avrebbe potuto fare qualcosina in più, impeccabile sui tiri di Guidotti e Covilo. Una prova che potrebbe aprire qualche spiraglio di luce sul futuro di Ionut, non allettato dall'idea di lasciare Milano e mai davvero stuzzicato dai sondaggi finora ricevuti. Chissà che non possa essere l'occasione per rispolverare i guantoni del classe '97. Se a Lugano si sono riaccesi i riflettori sul dimenticato Radu, quantomeno nella gestione contiana, i riflettori su Federico Dimarco continuano a irradiare.
L'ex Verona continua a splendere di luce propria, mostrandosi più da cometa che da meteora. Dopo la grande stagione sotto l'egida di Ivan Juric, che desidera riaverlo ma con scarso successo dinnanzi al muro eretto da Beppe Marotta, continua a far crescere le quote di permanenza in quel di Milano. Proprio l'ad nerazzurro, a qualche minuto dal fischio d'inizio ha parlato di lui definendolo "il presente e il futuro dell'Inter" chiedendogli a chiare lettere una prova "d'orgoglio", parole fiducia ben ricambiata dal canterano interista che con una più che buona prestazione in questa prima uscita si è guadagnato si una serie di squillanti sì.
Insomma una first appearance che lascia tutti di buon umore, dalla dirigenza a Inzaghi, che in attesa dei big e degli innesti sul mercato, può cominciare ad evidenziare nomi sul taccuino con qualche sorriso.
VIDEO - LUKAKU "BLASTA" UN TIFOSO SUI SOCIAL: "I CAMPIONI SIAMO NOI"
Con una rosa ancora dimezzata, priva dei big ancora in vacanza dopo Europei e Coppa America, questa prima bozza di squadra ha mostrato un carattere e una risolutezza che possono far ben sperare al netto di un mercato che ne modificherà i tratti somatici. Passati in doppio svantaggio, i campioni d'Italia hanno risposto con Danilo D'Ambrosio prima e Martin Satriano che ha firmato il pari del 2-2 con una gran bella rete che ha ingolosito ulteriormente il Rayo Vallecano, interessato al classe 2001 e per il quale ha già sondato il terreno per portarlo a Madrid in prestito. Inutile la rete nel finale insaccata dall'irremovibile Milan Skriniar, entrato qualche minuto prima; lo slovacco, che aveva inzuccato come da copione dopo una gran bella torsione, era avanti alla linea difensiva avversaria di qualche centimetro e la rete è stata annullata per offside. Fuorigioco che ha rimandato il verdetto ai calci di rigore, dove il premio per migliore attore protagonista se l'è preso per diritto Andrei Radu.
Il portiere romeno, attualmente in uno stato di limbo circa il futuro, ha mostrato una forma discretamente buona, considerato il poco minutaggio della passata stagione, facendosi trovare pronto e lucido nella prova degli undici metri. Malgrado i primi tre rigori in cui avrebbe potuto fare qualcosina in più, impeccabile sui tiri di Guidotti e Covilo. Una prova che potrebbe aprire qualche spiraglio di luce sul futuro di Ionut, non allettato dall'idea di lasciare Milano e mai davvero stuzzicato dai sondaggi finora ricevuti. Chissà che non possa essere l'occasione per rispolverare i guantoni del classe '97. Se a Lugano si sono riaccesi i riflettori sul dimenticato Radu, quantomeno nella gestione contiana, i riflettori su Federico Dimarco continuano a irradiare.
L'ex Verona continua a splendere di luce propria, mostrandosi più da cometa che da meteora. Dopo la grande stagione sotto l'egida di Ivan Juric, che desidera riaverlo ma con scarso successo dinnanzi al muro eretto da Beppe Marotta, continua a far crescere le quote di permanenza in quel di Milano. Proprio l'ad nerazzurro, a qualche minuto dal fischio d'inizio ha parlato di lui definendolo "il presente e il futuro dell'Inter" chiedendogli a chiare lettere una prova "d'orgoglio", parole fiducia ben ricambiata dal canterano interista che con una più che buona prestazione in questa prima uscita si è guadagnato si una serie di squillanti sì.
Insomma una first appearance che lascia tutti di buon umore, dalla dirigenza a Inzaghi, che in attesa dei big e degli innesti sul mercato, può cominciare ad evidenziare nomi sul taccuino con qualche sorriso.
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