È il peggior momento della stagione, inutile nascondersi dietro un dito. Il 3 a 0 di Torino è stata solo la dimostrazione che ora non funziona più niente, non si riesce più neanche a segnare quegli  1 a 0 che erano stati il marchio di fabbrica della nuova Inter di Mancini, il problema però è che la squadra fa addirittura fatica a tirare in porta. Icardi, capocannoniere del passato campionato, passa partite senza toccare palla, Jovetic sembra ancorato al campo, Ljajic e Perisic vivacchiano con qualche creazione o qualche accelerazione, sempre intorno alla sufficienza, Biabiany corre quando ne ha l’opportunità, ma l’Inter sembra l’ombra della squadra che ha finito il 2015 in testa alla classifica. Con l’anno nuovo anche la difesa, che era stato il punto di forza, scricchiola, Handanovic è sempre un muro, Miranda si trova spesso a sbrogliare situazioni ingarbugliate, mentre Murillo sta facendo una fatica bestia, anche perché la squadra non difende più coesa come nei mesi passati. 

Le critiche e i bombardamenti sono cominciati come nei tempi migliori, “spogliatoio spaccato, tutti contro Mancini, gelo tra Mancini e Thohir, acquisti sbagliati, Kondogbia il peggior flop del mercato” e chi più ne ha più ne metta. Quando raccogli solo 5 punti in 5 partite è inevitabile, anche perché i manciniani hanno dato il peggio di loro stessi contro Sassuolo, Atalanta e Carpi, senza considerare le pallonate di Torino in Coppa Italia. Qualcosa evidentemente è successo nel post Inter-Lazio, ma chissenefrega, il campionato è ancora lì, con un ritorno in Champions che non si può assolutamente fallire, per le casse societarie ma soprattutto per l’onore di una maglia troppo spesso poco rispettata negli ultimi anni.  

Ben venga quindi il mercato che però non può fermarsi al solo Eder. Con Guarin fuggito in Cina senza neanche una parola, a parte un “grazie” postato in extremis, un rinforzo in mezzo al campo ci vuole, anche perché è lì in mediana che ci sono le difficoltà maggiori, manca un Genio della lampada in grado di inventare e costruire. Eder però senza ombra di dubbio è quello che ci vuole, l’avevamo sponsorizzato in più di un’occasione, per dare all’attacco quella velocità e quella imprevedibilità che purtroppo la squadra ancora fatica ad avere. Ha già segnato 12 gol alla Sampdoria, in nerazzurro può fare ancora meglio, a patto di lasciarsi tutti i problemi dell’ultimo mese alle spalle. Domenica arriva l’occasione migliore per cambiare marcia, per ritrovare gruppo e unità d’intenti, un Derby da non fallire per non sprofondare in una crisi ancora peggiore.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 29 gennaio 2016 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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