Continua la pantomima, senza soluzione di continuità. E siamo ancora qui a chiederci: dove sarà Mauro Icardi dopo il 2 settembre? Ormai alla fine del mercato estivo manca poco, pochissimo, e l'ex capitano dell'Inter resta in modo ferreo avvinghiato sul suo scoglio dell'ostinazione. Non si smuove Icardi, nonostante le "mille offerte" riferite dalla moglie-agente. Wanda Nara, ancora una volta, è salita alla ribalta. Ospitata dalle reti Mediaset nella trasmissione 'Tiki Taka', è stata la protagonista indiscussa, offrendo l'ennesimo spettacolo trash (con buona pace del buon Pierluigi Pardo che, a naso, non deve sopportarla in maniera particolare). "Lui è sempre stato coerente e ha rifiutato tantissime offerte di grandi squadre. Io ho fatto il mio lavoro parlando con diversi club, ma poi la decisione la prende sempre lui. Mauro vuole giocare nell'Inter, pensa che ancora non sia finita", ha detto domenica sera.

Wanda la fa da padrona, sebbene con atteggiamento passivo. E torna a graffiare soltanto se colpita nel vivo, come accaduto con le stilettate di Vieri e Cassano. E allora riecco il veleno, con tanto di dichiarazione forte: "Magari qualcuno gli ha detto di restare. Chi? Magari quello che comanda". Un'uscita talmente infelice che ha costretto Beppe Marotta, nell'immediata vigilia di una partita importantissima come l'esordio con il Lecce, a dover intervenire: "Le dichiarazioni di Wanda Nara su Mauro Icardi? Per noi un pizzico di fastidio per i tempi e per i modi. E smentisco in modo assoluto che qualche dirigente dell'Inter, e in particolare Steven Zhang, abbia invitato Icardi a restare. La nostra strategia è precisa e l'abbiamo comunicata nei tempi giusti. Andremo avanti fino alla fine e nessuno dell'Inter può stravolgere questa linea comune".

Basta. Basta. Basta.

Non esiste che l'Inter sia tirata dentro questo circo. Si è ripartiti peggio di come si era finito l'anno passato. Ancora troppe parole, ancora questo adolescenziale modus operandi, con Icardi muto e Wanda fin troppo loquace. Una situazione imbarazzante per un club glorioso come quello nerazzurro, vittima di quest'assurda situazione. La società è stata chiara con Icardi come lo è stata con Nainggolan: fuori dal progetto. Ma se il belga ha preferito uscire di scena a testa alta, provando a rilanciarsi sul campo, l'argentino non ne vuole sapere di compiere il passo. Legittimo, visto il contratto in essere. Ma a quale costo restare due anni in un club con cui hai rotto? Di certo all'Inter non si stracciano le vesti, ed è ora che Icardi capisca che così fa del male soprattutto a se stesso.

Una scelta - quella di restare a Milano - che sarebbe pure da rispettare se non fosse per l'indegno teatro che continua a circondarlo e che lo vede talvolta attore protagonista. Le dichiarazioni criptiche, i messaggi subliminali, i palloncini a coprire il volto, l'abuso dei social, le sparate in tv. Paillettes e lustrini. È tutta una finzione. Imitation of life. E il rischio è quello che pure la carriera di calciatore diventi un'imitazione. Chissà se se ne rende conto.

"That sugarcane, that tasted good
That's who you are, that's what you could
Come on, come on
No one can see you cry”

(R.E.M. – Imitation Of Life)

VIDEO - SANCHEZ È A MILANO, DELIRIO DEI TIFOSI ALLO SBARCO DEL CILENO A MALPENSA

Sezione: Editoriale / Data: Mer 28 agosto 2019 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print