Anche ammettere le proprie colpe è un atteggiamento da primi della classe. E Mourinho, al termine di una partita che tutto ha fatto tranne che esaltarne le capacità strategiche, ha dato sfoggio di un'inaspettata umiltà dichiarando candidamente che la sua squadra ha vinto a Siena senza meritarlo, con una rete irregolare. E il post scriptum, i complimenti al collega Giampaolo, confermano il concetto di base. Non è stata una bella Inter, il portoghese sapeva che l'avvicinarsi del Natale non avrebbe contribuito a mantenere alta la concentrazione dei suoi, eppure la vittoria, l'ottava consecutiva in campionato, è arrivata. Buon segno: i 3 punti in queste partite sono sintomatici della capacità di ottenere il massimo anche in occasioni poco propizie. Gli scudetti, insegna la storia, si vincono anche così.

Poi, la fortuna ha ben poco a che fare con l'errore della terna arbitrale, che ha concesso il secondo gol di Maicon (a 6 minuti dalla fine) viziato da un offside nettissimo. Inutile dunque nascondersi, stavolta i nerazzurri sono stati favoriti come in altre occasioni è capitato alle sue inseguitrici. Ma fa parte del gioco, che siano gli altri ora a fossilizzarsi sull'argomento per giustificare un'inferiorità palesata dal campo. Al Franchi l'Inter si è aggrappata al talento dei singoli più che al gioco di squadra, l'assenza di Stankovic si è fatta sentire oltre misura e lo stesso Mourinho lo ha riconosciuto. Fortuna del tecnico che a sua disposizione ci sia quel treno brasileiro che risponde al nome di Maicon Douglas, bravo non solo a coprire tutta la sua fascia di competenza e a creare opportunità per i compagni, ma anche a finalizzare sotto porta. L'esterno è già al quarto centro in campionato, non male considerando che solitamente il suo gioco parte dalla sua linea di fondo. Definirlo il nuovo Cafù sembra quasi riduttivo, più che un terzino è una vera e propria ala in grado anche di difendere. Insomma, per dirla in parole povere, i 6 milioni spesi tre anni fa da Moratti probabilmente sono quelli investiti meglio dalla società nerazzurra dai tempi di Javier Zanetti...

Adesso, archiviato l'ultimo turno di campionato, la cosa più importante è trascorrere delle feste serene, per interisti e non. All'anno prossimo, dunque, e che sia un 2009 ricco di soddisfazioni, soprattutto per i cuori nerazzurri.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 21 dicembre 2008 alle 14:43
Autore: Fabio Costantino
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