Bisogna essere onesti. Il gol di Icardi che ha sancito la vittoria dell'Inter a Firenze è arrivato in netto fuorigioco. Inutile girarci intorno, l'assistente di Damato ha toppato alla grande. E obiettivamente c'era anche un rigore per la Fiorentina, per un contatto Kuz-Joaquin nel primo tempo. Di quelli che finora sono stati negati ai nerazzurri in più di un'occasione: se si protesta in altre circostanze, non ci si deve nascondere quando la ruota gira per il verso giusto.

Messo in chiaro l'aspetto arbitrale, che ha sicuramente influito sull'andamento del match, è altrettanto solare come l'Inter sia andata al 'Franchi' a dettare legge, e sfido chiunque a sostenere il contrario. Probabilmente a Firenze, dove il bel gioco ormai sono abituati a vederlo, non si sarebbero mai aspettati di rimanere imbavagliati addirittura da quell'accozzaglia di calciatori mediocri che compone la rosa nerazzurra. L'anti-calcio, come in tanti l'hanno definita, anche con l'intento di colpire direttamente l'exallenatoredelnapoli.

E invece proprio Mazzarri ha presentato una squadra sfrontata, con gli attributi e censurabile solo dal punto di vista della concretezza. Perché se i viola possono legittimamente aggrapparsi agli episodi arbitrali è solo per il fatto che Palacio & Co. non hanno chiuso quando dovevano e potevano la contesa, sfruttando la caterva di palle gol capitate. Peccati di imprecisione che in tanti altri casi sono costati punti, ma non stavolta. E in tutta franchezza sentire sponda viola che nella ripresa sono stati loro a fare la partita, mi lascia perplesso.

C'è stata una fase in cui il baricentro nerazzurro è arretrato, fisiologica direi. Ma subito dopo la papera di Handanovic (mi spiace dirlo, ma è tutt'altro che un punto di forza oggi), è stata l'Inter a ripartire di slancio, quasi non fosse accaduto nulla. In soldoni, cercare di sminuire, puntualizzando sull'episodio arbitrale, una vittoria indiscutibile per i valori espressi, è un gioco a cui non partecipo. Tante volte ho demolito le prestazioni dell'Inter, bypassando anche le sviste dei fischietti quando picchiavano duro, nei casi in cui c'era ben poco da salvare. E dopo il 2-1 del 'Franchi' non accetto che si crei confusione avanzando teorie che con l'andamento del match non hanno nulla a che fare.

Qualcuno è arrivato a sostenere che il pareggio sarebbe stato più giusto, al netto degli errori arbitrali. Nient'affatto. Mi spiace che neanche di fronte all'evidenza dei fatti si riesca a raggiungere un punto d'incontro. Che, secondo me, è l'assoluto predominio dell'Inter in casa della Fiorentina, non certo su un campo di terza categoria. Siamo tutti d'accordo sul fuorigioco di Icardi, perché non esserlo anche sui valori espressi dal rettangolo di gioco? Per Mazzarri conta la prestazione, quindi sarà contento. Io lo sono soprattutto per i tre punti, una nefandezza se non fossero arrivati. Anche perché il tifoso viola, che ogni volta si gode lo spettacolo della propria squadra, nella fattispecie ha dovuto accettare la supremazia altrui. Il pallone è sempre quello giallo: ma stavolta sono stati gli altri a rincorrerlo.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 16 febbraio 2014 alle 00:00
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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