“Sembrano un branco di oche”. Così, qualche anno fa, un magazziniere delle giovanili del Santos commentava l’arrivo di un gruppo abbastanza nutrito di ragazzini tutti impazienti di fare il loro primo provino col Peixe. Oca è uno di quei termini che cambia genere passando da un idioma all’altro: nello specifico, dall’italiano al portoghese diventa maschile trasformandosi in ‘ganso’. E divenne forse inevitabile assegnare quel soprannome all’unico che di quei ragazzini speranzosi è riuscito a fare strada, emergendo come uno dei talenti più brillanti della nuova generazione di calciatori verdeoro: Paulo Henrique Chagas da Lima, a tutti ormai noto come Ganso, un nome che da qualche giorno a questa parte in Italia, e nello specifico a Milano, domina le voci legate al calciomercato estivo.

Ganso, sempre Ganso, fortissimamente Ganso: un giocatore dal talento purissimo, da tanti addetti ai lavori indicato come uno di quei futuri campioni destinati a prendersi tutto il proscenio calcistico internazionale. E sul quale si sono mossi in tanti, ma in modo particolare le due squadre milanesi, che in attesa di sfidarsi sul campo per la stracittadina di sabato, danno vita a questa singolar tenzone, fatta di voci, di indiscrezioni, di dichiarazioni atte spesso a gettare acqua sul fuoco. Opinione comune delle ultime ore è che in questo momento l’Inter sia nettamente in vantaggio sul Milan, forte di un fattore determinante di nome Leonardo. Sarebbe l’allenatore dell’Inter il jolly nelle mani di Corso Vittorio Emanuele, l’uomo che tramite i contatti intessuti col giovane fantasista ha costruito la strada che porterà Ganso nella Milano nerazzurra. Lo stesso difensore del Milan Thiago Silva lo ha riconosciuto, del resto.

Bene, quindi, ormai sembra tutto pronto per accogliere il nuovo asso brasiliano. E invece no, perché proprio a questo punto arrivano gli ostacoli. Il primo è di quelli assolutamente non indifferenti: a che prezzo? In questi giorni Ganso e i suoi agenti stanno discutendo anche in maniera abbastanza animata sulla clausola di rescissione; la parte del giocatore chiede l’abbassamento, la dirigenza, fiutando l’affare che porterebbe nelle proprie casse un bel po’ di quattrini, si mette di traverso finché può. Forte anche di questo turbinio di voci sul conto del proprio giocatore che hanno effetti immediati sulla cifra stampata sul cartellino.

Punto secondo: si dice che la volontà del giocatore possa aiutare a fugare ogni dubbio. Ma le dichiarazioni di Ganso trapelate dal Brasile negli ultimi giorni i dubbi, semmai, ha aiutato ad alimentarli, visto che il giocatore ha sì espresso il proprio desiderio di andare a giocare in Europa, ma strizzando l’occhio una volta all’una, una volta all’altra contendente. Inoltre, sbilanciandosi su Ganso si corre inevitabilmente il rischio di dover fare marcia indietro su un altro obiettivo primario come Alexis Sanchez, visto che due sforzi economici così importanti, col FPF che incombe, sono quanto di meno desiderabile ci sia di questi tempi.

Insomma, tanto per scherzare un po’ con le parole, ha un che di ‘gioco dell’oca’ tutta questa situazione: capiti sulla casella giusta e fai un passo avanti, incappi in quella sbagliata e retrocedi anche di parecchio. Anche se un dubbio rimane: ma varrà la candela?
 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 29 marzo 2011 alle 00:01
Autore: Christian Liotta
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