"Rafinha è un calciatore importante e a Udine ha confermato una crescita costante. È un tipo di giocatore che mancava all’Inter, questa è la verità. Ogni discorso di riscatto va però affrontato in fondo alla stagione, abbiamo dei paletti e delle possibilità limitate sul fronte Fair play finanziario. Non dobbiamo quindi fare la confusione della scorsa estate. Ci sono delle risorse che vanno fatte quadrare, e Rafinha rientra in questi ragionamenti".

Parole chiarissime quelle di Luciano Spalletti, che ieri ha elogiato il suo numero 8, ma ha pure ricordato a tutti la realtà del bilancio nerazzurro. L'Inter farà di tutto per riscattare Rafinha e la strategia è già chiara: Ausilio chiederà al Barcellona il rinnovo del prestito fino a giugno del 2019, aggiungendo un obbligo di riscatto sui 40 milioni di euro con pagamento pluriennale. Lui vede solo nerazzurro, come ha più volte sottolineato, e le parole a FcInterNews di Mazinho – il papà-manager – sono l’ennesima conferma della volontà di continuare a vestire di nerazzurro (RILEGGI QUI L'ESCLUSIVA).

Rafinha ha cambiato volto all'Inter. La qualità del brasiliano è sotto gli occhi di tutti. In pochi, però, immaginavano un giocatore così tanto calato nella parte. Arrivando dal Barça di Messi, in molti vedevano l'Inter come una tappa di passaggio per lui. Una sorta di zattera in grado di restituirlo al calcio giocato dopo il lungo infortunio e infine di ricondurlo in perfette condizioni in Catalogna. Macché. Lui ha lavorato sodo nelle primissime settimane, pian piano ha raggiunto una forma accettabile e poi è sbocciato, imponendosi come titolare anche grazie al suo ferreo attaccamento alla causa. Siamo abituati a parole vuote dei protagonisti del mondo del pallone; parole a cui poi spesso non fanno seguito i fatti. Rafinha, al contrario, colpisce per la sua professionalità. E trasuda interismo in ogni metro percorso sul campo.

Va riconosciuto l'indubbio e il grandissimo merito di Spalletti, capace di fare di un'incognita un perno imprescindibile. Il lavoro dell'allenatore toscano è tangibile e non solo su Rafa: Brozovic è diventato un tuttocampista fenomenale, Cancelo un terzino con pochi eguali, Skriniar un colosso e così via. Non a caso, dopo le certezze difensive infuse nella prima parte di stagione e la crisi nota, l'Inter non solo è ripartita di slancio, ma è notevolmente migliorata. E oggi è una squadra completa, a cui manca davvero poco per competere con le migliori. Il +13 in classifica rispetto ai 56 punti della passata stagione a questo punto del torneo sono il miglior attestato di merito possibile.

Palla a Suning, Champions o non Champions. L'Inter merita il meglio. L'Inter merita di tornare a essere l'Inter.

VIDEO - BACI E ABBRACCI A QSVS PER IL POKER A UDINE, RAFINHA ESALTA LA PLATEA

Sezione: Editoriale / Data: Mar 08 maggio 2018 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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