Ci è voluto un po’ per stimolare l’orgoglio di Massimo Moratti, ma alla fine la sua risposta al Milan dopo il ratto di Balotelli non si è fatta attendere. Non si tratta di un colpo estemporaneo vecchia maniera, come si potrebbero pure considerare i passi avanti fatti per soffiare Maurito Icardi a tutte le concorrenti più agguerrite, ma di un progetto ben preciso e articolato che ha tanto il sapore di rinascita. Tutto è iniziato l’anno scorso con l’arrivo di Andrea Stramaccioni, nuovo allenatore, nuova filosofia, giovani da far crescere, idee base di un progetto a cui è seguito il primo atto della rivoluzione interista d’estate, con la svendita delle prime bandiere del triplete (Lucio, Julio Cesar e Maicon).

A gennaio è arrivato il secondo step con le cessioni di Sneijder e Coutinho (non preventivata ma indispensabile alla voce plusvalenze), accompagnate però dagli arrivi di Schelotto, Kuzmanovic e Kovacic, tasselli importanti della ricostruzione, un tris per sistemare il centrocampo che si era dimostrato essere il reparto più in difficoltà in tutta la prima parte della stagione. In attesa di leccarsi i baffi con la classe di Mateo Kovacic Massimo Moratti però non si è fermato e ha voluto continuare la sua rivoluzione, per sistemare non solo la squadra in ogni ruolo ma anche i conti della società. I colpi quindi continuano a fioccare anche sotto la neve, nonostante sia appena finito il mercato di riparazione.

Marco Andreolli e soprattutto Hugo Campagnaro sono stati soffiati sotto il naso a Milan, Napoli e non solo. Arriveranno a giugno a costo zero per completare la difesa e raccogliere la pesante eredità di Walter Samuel. Due giocatori di sicuro valore, agganciati prima che arrivassero in scadenza e che ora diventeranno nerazzurri senza sborsare un euro, seguendo la stessa linea del colpo Kuzmanovic, costato solo 1 milione di euro ma il cui valore si è visto subito non appena ha messo il piede in campo. Mosse intelligenti, ben calibrate da Marco Branca e Piero Ausilio, all’interno di un mercato che diventerà dolcissimo con il colpo del Nino Icardi, il 19enne blucerchiato che sta continuando a stupire tutti ed è stato ormai individuato come il Milito del
futuro.

La dirigenza nerazzurra, sorpassando a tutta velocità soprattutto il Napoli, ha raggiunto un accordo di massima con il giocatore e il suo entourage per il passaggio a giugno all’Inter del giovane bomber argentino. Adesso manca solo definire nei dettagli tutta l’operazione con la Sampdoria, cercando di sfruttare i buoni rapporti con la famiglia Garrone, per mettere la ciliegina sulla torta della rinascita. Stramaccioni potrà così avere il nuovo crack del calcio italiano dei prossimi 10 anni, già 8 gol in questo campionato, a soli 19 anni, un attaccante veloce, tecnico, completo, per guidare la rinascita nerazzurra. Non ha la cresta ma sa già come si mata la Juve.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 13 febbraio 2013 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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