Finalmente qualcosa si muove. L’avevamo scritto settimana scorsa e per fortuna iniziano ad arrivare i rinforzi promessi a Mancini per fare quel salto di qualità che tutti si aspettavano. Ecco quindi Miranda, centrale roccioso, di grandissima esperienza anche a livello internazionale, cattivo al punto giusto, tanto da essersi conquistato negli anni la Seleçao. È proprio quello che serve per sistemare la difesa, quello che vuole Mancini, dopo aver fallito la prova-Vidic, un giocatore in grado di far crescere anche i giovani del reparto arretrato, come Murillo e Juan, e di dare così tranquillità a tutta la squadra. I soliti critici obietteranno sulla sua carta d’identità, ma il centrale ex San Paolo compirà 31 anni a settembre, arriva nel pieno della sua maturità calcistica e proprio come Lucio, uno dei cardini del triplete mouriniano, si veste di nerazzurro da over 30, pronto per registrare velocemente una difesa che ha fatto troppa acqua nelle ultime stagioni.

#SaveKovacic? Negli ultimi giorni è stato un hashtag tra i più taggati, io però provo ad andare controcorrente. Mateo ha sicuramente grandissime qualità, un suo possibile addio dispiace e spaventa al tempo stesso per il grandissimo giocatore che potrebbe diventare, però ricordiamo anche le tante prove che il talento di Linz ha fallito, che non ha ancora trovato la sua giusta collocazione in campo e, nonostante numerose dichiarazioni, quel numero 10 sulle spalle gli è sempre pesato come un macigno. In più, se saranno 25 o più i milioni che scucirà il Liverpool il bilancio potrebbe finalmente beneficiarne, con un’ottima plusvalenza, niente a che vedere con i 10 miseri milioni di Coutinho, quelli sì che gridano ancora vendetta.

In più, facendo due conti come avrà fatto Mancini, se dovesse alla fine essere veramente Kovacic il sacrificato è probabilmente il giocatore più facilmente sostituibile nella rosa dell’Inter. Hernanes e Shaqiri possono tranquillamente pensare di coprire la sua partenza, sia come trequartisti che come mezzali (il Profeta), la sua cessione permetterebbe invece di sistemare la squadra a centrocampo. Con tutto questo la speranza è sempre quella che Kovacic non venga ceduto ma se dovesse esserlo non mi fascerei la testa.

Sistemata la difesa con Murillo e Miranda è in mezzo al campo che non bisogna sbagliare. È esattamente dall’addio di Thiago Motta che continuiamo a ripetere che manca un costruttore di gioco. Rivedere Thiago a Milano farebbe sicuramente piacere, non però alle cifre che abbiamo sentito. A Parigi chiedono 10 milioni? Allora no. Nel gennaio 2012 il Psg lo pagò 11,5, adesso o a prezzo di saldo o meglio andare su giocatori più giovani. Sfumato Yaya Touré, io non baderei a spese per Kondogbia, giovane e futuribile, da soffiare al Milan, un centrocampista 2.0 affamato che potrebbe far fare il salto di qualità alla mediana nerazzurra.

In attacco invece servono una seconda punta e un vice-Icardi per ogni evenienza e bisogna prenderli se veramente l’intenzione è quella di lottare di nuovo per i traguardi che contano. Jovetic mi sembra perfetto, così come Salah e Cuadrado, più difficili però da raggiungere al momento. Non ci sono ancora gli annunci ma Ausilio si sta muovendo come una scheggia impazzita, sperando che arrivino veramente anche i botti di cui parlavamo settimana scorsa. Ultima annotazione sulle parole di Shaqiri, che dal ritiro della Svizzera ha chiesto molti rinforzi, parole abbastanza stridenti dopo i suoi primi sei mesi in nerazzurro più che deludenti. In certi casi meglio il silenzio e lavorare, come stanno facendo tutti gli altri.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 19 giugno 2015 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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