Il raduno delle squadra dopo le vacanze (dei giocatori) è sempre stato un evento caro ai tifosi. Ricordo quando, da ragazzo, correvo ad acquistare il giornale il giorno dopo per sapere quanti tifosi nerazzurri fossero andati a salutare la squadra in procinto di partire per il suggestivo ritiro montano, considerato indispensabile per mettere benzina nel motore e modellare il gruppo che avrebbe dovuto lottare per lo scudetto, come il blasone dell'Inter imponeva. Sapere che anche una sola persona in più dei rivali cittadini fosse presente al raduno, mi rendeva felice per quel singolare derby estivo. Poi, la curiosità e le speranze riposte nei nuovi acquisti, la voglia di vedere le loro prime giocate indossando la maglia nerazzurra. Tutte cose che aiutavano a far crescere entusiasmo e aspettative per le partite che la Beneamata avrebbe dovuto disputare in campionato e Coppa.

Lunedì si è radunata l'Inter che lo scorso 20 maggio, ultima giornata della stagione, è riuscita a raggiungere dopo sei lunghi anni il sospirato traguardo della partecipazione in Champions League. Novità sostanziali rispetto alla tradizione. Niente esodo in montagna, ma ritiro nella “Comfort Zone” del Suning Sport Centre di Appiano Gentile in memoria di Angelo Moratti. In sintesi, l'amata Pinetina. Altra novità, purtroppo negativa per chi ha l'Inter nel cuore, l'impossibilità dei tifosi di poter assistere alle sedute di allenamento programmate sino al prossimo 22 luglio. Impossibilità giustificata da ragioni di sicurezza e per lavori di ritrutturazione alla Pinetina ancora da ultimare. Tant'è. Anche se dispiace.

Sarà interessante capire quali vantaggi possa portare una preparazione svolta interamente tra le mura casalinghe anche se non è la prima volta che l'Inter, nella sua storia, abbia snobbato la montagna. L'Inter di Trapattoni svolse un paio di ritiri precampionato a Varese. L'Hotel che ospitava la squadra era posizionato in leggera altura e il mitico Trap amava sottolinere come fosse importante che i giocatori riuscissero a dormire freschi la notte per poi poter sfidare la calura diurna in allenamento. Non fu una scelta malvagia ricordando lo scudetto dei record conquistato dai nerazzurri nella stagione 1988-89. Tornando ai giorni nostri, pur ribadendo l'amarezza per la mancanza dei tifosi sulla tribunetta di Appiano, ritengo che questo sia un ritiro iniziato sotto i migliori auspici.

Intanto Luciano Spalletti è stato assecondato dalla società nella richiesta di non affrontare, questa volta, lunghe e faticose tournèe oltre oceano che, saranno si remunurative, ma sottraggono tempo ai preziosi allenamenti che per il tecnico di Certaldo sono la base essenziale per mettere a punto una macchina vincente. Importante è che, poi, Spalletti abbia quasi tutti subito a disposizione, eccezion fatta per chi ha disputato o sta ancora disputando il mondiale in Russia. E, in attesa di qualche altro innesto, tutti i cinque nuovi acquisti stanno già lavorando agli ordini del tecnico nerazzurro. La benedizione alla nuova Inter che ha intenzione di disputare una stagione che assecondi l'entusiasmo dei tifosi che stanno facendo la corsa all'abbonamento, l'ha data il Capitano. Maurito Icardi, che il 9 luglio del 2013 firmò il contratto che gli ha permesso finora di segnare ben 107 reti con la maglia nerazzurra, ha spazzato via i rumors su una sua possibile partenza con parole da interista vero. Sia chiaro, durante il calcio mercato mai dire mai fino al gong finale, Icardi ha una clausola rescissoria di 110 milioni che vale per l'estero e che scadrà il 15 luglio. Ma le parole e i comportamenti del numero 9 nerazzurro (telefonate di benvenuto ai nuovi arrivati) danno la dimensione dell'aria che si respira in casa Inter.

Finalmente si agisce con logica, niente ora sembra frutto del caso o della confusione come a volte in passato, la società sta tentando di rinforzare la squadra senza fare il passo più lungo della gamba. C'è voglia di Inter. Sabato a Lugano andrà in scena la prima amichevole, il gol liberazione di Matias Vecino alla Lazio è ancora davanti ai nostri occhi, ma già è ora di proiettarsi alla prossima stagione. Sarà una sorta di anno zero perchè la Beneamata non giocherà solo in campionato, ma tornerà ad ascoltare la musichetta in Champions League. Ecco perchè sarà importante non sbagliare un colpo già da questo ritiro estivo che promette tanto lavoro serio e poche chiacchiere inutili. Augurandoci che tutti riescano a lavorare in buone condizioni fisiche sino all'inizio del campionato. Un campionato che avrà un protagonista in più.

Si chiama Cristiano Ronaldo, viene dal Real Madrid e ha cinque palloni d'oro nel palmares. Con Leo Messi si contende da anni lo scettro di miglior giocatore al mondo. Il prossimo febbraio compirà 34 anni, ma ha un fisico e una capacità di preservarlo che gli permetterà di giocare ad alti livelli per altri tre o quattro anni. La squadra che è riuscita a fare un colpo del genere, incredibile visto il momento non esaltante del calcio italiano, si chiama Juventus. Il club presieduto da Andrea Agnelli ha pagato il cartellino del giocatore “solo” 105 milioni, mentre il portoghese ha firmato un quadriennale da 30 milioni a stagione. Da addetto ai lavori, obbligatori i complimenti. Da tifoso dell'Inter, obbligatoria la voglia di affrontarli al più presto per batterli. Nessuna paura, ma adrenalina a mille.

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Sezione: Editoriale / Data: Mer 11 luglio 2018 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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