Questo è il mio ultimo editoriale di agosto. Non causa licenziamento o perché nessuno legge quello che ho da dire. Tutt’altro. Anzi, già che ci sono ringrazio i molti di voi che mi scrivono con educazione e rispetto, ponendomi dei quesiti ed esponendo il loro pensiero. Semplicemente, mi sposo. Quindi per evitare di divorziare prima ancora di aver pronunciato il fatidico sì, o avere problematiche noiose durante il viaggio di nozze, spegnerò, o quasi il cellulare – ma se mi arriva una notizia state pur certi che la comunico – e tendenzialmente non si lavora sino a settembre.
E meno male, aggiungo io. Qui tra stress pre evento personale e i lamenti da parte della stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri c’è rischio di innervosirsi parecchio.

Nota a margine, ho superato i 30 e non ho ancora un capello bianco. Non vorrei che mi spuntassero adesso. Indi per cui posso solo rivolgermi a voi con un parziale e non definitivo giudizio. Serpeggia malumore, questo è evidente. Se Lukaku davvero firmasse per la Juventus, dopo che pure i muri sapevano che fosse lui l’obiettivo numero uno del mercato della Beneamata, sarebbe uno smacco non da poco. Quella frase di: “Inter beffata”, utilizzata spesso e volentieri senza cognizione di causa, questa volta cadrebbe a pennello.

A ciò si deve aggiungere che pure l’attaccante esperto, ossia Dzeko, non è ancora arrivato a Milano. E chissà se mai lo farà. Con Cavani che resta al PSG per segnare il 200 gol con la casacca dei francesi e puntare le Coppa dalle Grandi orecchie non è che in giro rimangano poi così tanti top player maturi, che possano fare la differenza e che possano essere ingaggiati a cifre congrue, come direbbe Marotta.
Siamo ad agosto e mai e poi mai mi sarei aspettato un’Inter così spuntata là davanti. Se qualcuno mesi fa mi avesse detto che si sarebbe rescisso il contratto di Miranda e che Radja sarebbe stato praticamente regalato al Cagliari avrei pensato allo scherzo di un burlone poco divertente. È evidente quindi che serva un colpo di coda geniale, altrimenti il malcontento generale si paleserà con tutta la propria forza. 

Guardiamo però anche l’altro lato della medaglia. Godin è un muro. I centrali della difesa nerazzurri rappresenteranno un bunker, su questo pochi dubbi. Barella è forte, si tratta di uno dei migliori giovani centrocampisti italiani. Ha le palle ed è interista, un plus meritevole di citazione. Sensi potrà rivelarsi più che utile e Conte sappiamo tutti essere una garanzia. Insomma ogni nuovo tesserato potrà dare un contributo pesante alla causa del Biscione. 

Poi manca più di un mese alla fine del mercato. È come essere ai gironi di Champions League. Tutto davvero può succedere. Perciò esaltarsi troppo per l’arrivo di Caio sarebbe stato deleterio, ma vale lo stesso discorso anche per il non arrivo di tizio. Buttarsi giù con più di 30 giorni davanti a noi per rinforzare la squadra è un mix di (giusta) preoccupazione, taffazzismo e seghe mentali.

Oggi è un po’ come quando si va ad un esame e il giorno prima ci si preoccupa con il classico: “Ma se il professore dovesse chiedermi i due capitoli su 10 che non ho studiato, sarei bocciato e farei una figuraccia”. Ovvio che sarebbe così. “Ma se invece mi chiedesse proprio gli argomenti che sono maggiormente impressi nella mia testa”? Ecco allora si sarebbe promossi con un voto altissimo. Lasciamo che il mercato faccia il suo corso. E che io mi sposi. Così a settembre potremo criticare o giudicare positivamente l’operato della Beneamata.

VIDEO - NAINGGOLAN AMARO: "SCELTA FORZATA, ORA DIMOSTRERO' CHE SI SBAGLIANO"

Sezione: Editoriale / Data: Ven 02 agosto 2019 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
vedi letture
Print