Erick Thohir e Walter Mazzarri sono i due personaggi che, oggi, all’interno della società nerazzurra hanno più facoltà decisionale. In realtà l’organigramma dirigenziale dell’Inter non è poi così semplice, con una serie di diritti di veto in favore della famiglia Moratti, ma ciò che più preme ai tifosi nerazzurri è la gestione ordinaria della società e, per questa ragione, saranno proprio il presidente e l’allenatore i due protagonisti dei prossimi e decisivi appuntamenti.

Sia Thohir che Mazzarri, però, si sono resi protagonisti nelle ultime due uscite, di due piacevoli bugie, o per meglio dire, di due piacevoli omissioni che, leggendo tra le righe, lasciano scoprire una verità che può far sorridere i tifosi nerazzurri.

Partendo dall’allenatore, Walter Mazzarri in conferenza stampa ha dichiarato di non voler parlare di mercato, perché le prossime quattro gare, che sono fondamentali, gli consentiranno di portare a termine un bilancio definitivo. Ebbene analizzando a fondo quanto detto dall’allenatore nerazzurro, tuttavia, risulta estremamente chiaro il progetto tattico che Mazzarri ha in testa per il futuro della sua squadra. L’Inter ha due sole competizioni da portare avanti in questa stagione, un impegno non insostenibile e che non richiede una grande profondità della rosa. 16/17 giocatori pronti per darsi il cambio e garantire un rendimento al momento del bisogno. Largo ai giovani? Si, in prestito. Per fare esperienza e tornare già pronti per entrare nei meccanismi dell’allenatore.

Il business plan della nuova Inter di Thohir, ce l’ha confermato il nuovo presidente e Amministratore delegato, sarà incentrato sull'equilibrio tra costi e ricavi. Thohir all’uscita dalla sede in cui si è tenuto il primo summit con i dirigenti nerazzurri ha dichiarato che "il progetto per riportare l’Inter a grandi livelli prevede tempi che variano da 1 a 3 anni". Eppure alle domande di mercato il magnate indonesiano non si è mai sottratto, indicando prudenza, certo, ma garantendo investimenti che potranno riportare l’Inter ai vertici fin da subito. Si risparmierà dove possibile e si cercherà di vendere gli esuberi e investire il tesoretto accumulato in nuovi innesti. Anche la politica di riduzione del monte ingaggi procederà a ritmo serrato.

E allora sul mercato di gennaio l’Inter si muoverà, con cognizione certamente, ma con un margine di manovra ben più ampio rispetto a quanto fatto nel corso del mercato estivo. Prima di tutto le cessioni, con Kuzmanovic, Mudingayi, Belfodil e Alvaro Pereira pronti a lasciare i colori nerazzurri. Poi i colpi in entrata, uno per reparto, che potrebbero mettere nelle mani di Walter Mazzarri un gruppo più solido, ma soprattutto più eterogeneo.

Per la difesa, il made in Italy, già conosciuto ed apprezzato dall’allenatore, sarà l’obiettivo da dover centrare a tutti i costi. Un centrale d’esperienza, possibilmente mancino, con Davide Astori e Paolo Cannavaro in cima alla lista delle preferenze. Sugli esterni gli scout nerazzurri sono alla ricerca di una valida alternativa soprattutto sulla fascia mancina. Emiliano Insua ha poco spazio a Madrid, Sime Vrsaljko si sta mettendo in mostra con personalità a Genoa, ma è il nome di Juan Bernat a scaldare maggiormente la dirigenza interista perché, con un Valencia in costante crisi economica, potrebbe consentire di chiudere un’operazione a costi contenuti. In mediana il sogno di Thohir rimane quel Radja Nainggolan che farebbe sobbalzare gran parte del popolo indonesiano, ma il costo dell’operazione è di quelle a doppia cifra e gli uomini mercato potrebbero presto aprire una trattativa parallela per Juraj Kucka inserendo proprio uno dei giocatori in uscita nell’operazione, in modo tale da abbassarne la portata. Ciò che più preme a Walter Mazzarri, però, è l’ampliamento del reparto avanzato. Un attaccante, possibilmente una prima punta, sarà il regalo più grande che Erick Thohir consegnerà nelle mani del tecnico. La preferenza dell’allenatore ha un identikit ben preciso e ha il volto e il nome di Pablo Daniel Osvaldo. Già in estate Mazzarri aveva chiesto a gran voce di fare uno sforzo per portare alla Pinetina l’attaccante italo-argentino, ma i limiti di budget avevano costretto i dirigenti ad alzare bandiera bianca. Oggi le possibilità sono ben più ampie e lo sforzo per strapparlo al Southampton non è più un’eresia. Se la trattativa non dovesse decollare, però, sono tante le alternative sulla piazza, a partire, soprattutto da quell’Ezequiel Lavezzi, contattato da Mazzarri, ma per cui il Paris Saint Germain, al momento, non ha intenzione di fare sconti.

Due piacevoli bugie, con un ampio spazio di manovra. L’Inter è pronta a ritornare grande. Ma non ditelo a Mazzarri e, se riuscite, non ditelo neanche a Thohir. L’obiettivo, per entrambi, rimane quello di rimanere con i piedi per terra, ma anche loro lo sanno, l’Inter potrà far bene fin da subito.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 01 dicembre 2013 alle 00:01
Autore: Emanuele Tramacere / Twitter: @tramacema
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