Tutto scorre. Il mercato entra nel vivo, la nuova stagione è ormai alle porte, e tutti si preparano per non ripetere gli errori dell'anno passato o per migliorarsi, visto che la perfezione non si raggiunge mai. La storia però rimane sempre la stessa. Sorseggiando un caffé al bar o passeggiando per le strade, si ha la sensazione che l'Inter abbia sempre l'appoggio dei media, come se la Società fosse perennemente coadiuvata e assistita dai giornali e dalle TV. 

Noi, dal canto nostro, cerchiamo di smentire queste voci, limitandoci a riportare la realtà dei fatti, senza favorire o sfavorire nessuno. Per smentire però servono i fatti, perché le parole le porta via il vento. E per farlo mi servo allora di un'analisi di un caso di questo mercato da poco iniziato. Un'analisi attenta, che mi ha portato a confrontare le operazioni che vedono come protagonisti Sebastian Giovinco e Mattia Destro, entrambi nel mirino di squadre che li hanno visti partire forse troppo velocemente: Juventus e Inter. Il primo è ufficialmente tornato a casa, con un'operazione da circa 12 milioni di euro. Il plauso da parte dei media è massimo, ed è anche giustificato vista la classe immensa del talento acquistato: "Juve, grande acquisto!", è la voce quasi univoca dei giornali.

Tuttavia, se il ritorno di Giovinco alla casa madre non ha destato scalpore, come giusto che sia, l'eventuale ritorno in nerazzurro di Destro non è passato inosservato dai media che non hanno perso l'occasione per criticare le mosse di mercato dell'Inter. "Destro era dell'Inter, che errore cederlo...", il commento di tanti. Mi chiedo il perché di tutto ciò. Perché le azioni degli altri devono essere lodate, e quelle del club di Corso Vittorio Emanuele condannate a priori? Le situazioni sono troppo simili per evitare paragoni. 

Ad un'altra lettura scrupolosa e meticolosa di queste prime mosse di mercato, mi accorgo inoltre che la nostra dirigenza, accortasi dell'errore compiuto con Destro (non dimentichiamo che partì comunque nell'ambito dell'operazione Milito-Motta...), ha preso le giuste precauzioni riscattando l'intero cartellino di Samuele Longo dal Genoa. Si sa, errando discitur. E noi lo abbiamo fatto. Chiaramente, neanche a dirlo, nessuno tra i media ne parla. Qualcuno a noi molto caro parlerebbe di prostituzione intellettuale. Tutto scorre, ma la voglia di sparare a zero sull'Inter non passa mai. 

Twitter: @RiccardoGatto1

Sezione: Editoriale / Data: Ven 22 giugno 2012 alle 00:01
Autore: Riccardo Gatto
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