Strani casi, a volte, offre la vita. Accadono non di rado quelle curiose coincidenze astrali per le quali ti ritrovi ad un certo punto a dover rimescolare le carte e rimangiarti quelle certezze che fino a non molto tempo prima ritenevi indiscutibili. Capitano anche le occasioni in cui fai una cosa a cuor leggero senza pensare alle possibili conseguenze e poi ti ritrovi a dover rimuginare su quanto fatto, travagliato da interrogativi feroci, e nel provare a tornare indietro scopri per mille motivi che non è affatto facile come sembra. I casi della vita, chiamiamolo anche destino cinico e baro.

Andrea Ranocchia arriva a gennaio del 2011 come primo importante innesto del mercato invernale di quella stagione. Arriva in sostituzione di Walter Samuel finito ko per la stagione, e il suo impatto è di quelli importanti. Regge il confronto, sciorina anche prestazioni importantissime, e i pareri sono unanimi: sarà lui il futuro della difesa nerazzurra e azzurra, il pilastro sul quale costruire il futuro, e via andare. Poi il ragazzo di Bastia Umbra incappa in una stagione balorda, con errori a ripetizione e partite grigie, ed ecco che d’improvviso cambia tutto: le certezze svaniscono, la sua posizione non è più solida, il ragazzo rischia addirittura di finire sul mercato. E’ cambiato tutto, nello spazio di un anno e mezzo appena.

Sulla questione Ranocchia in questi giorni si sono spesi fiumi di parole: tra sms di ex allenatori, colloqui in stand-by, prospettive estere, il 24enne difensore centrale sembra in questo momento avere tutto fuorché un’assicurazione sul proprio futuro. Anche lui è nel vortice, anche lui in caso di offerta importante potrebbe ritrovarsi con le valigie sulla porta della Pinetina. Soluzione estrema, ma che purtroppo appare sintomatica del momento difficile sul piano economico della società nerazzurra, che potrebbe sacrificare un ragazzo del quale comunque le qualità sono a tutti note, rischiando magari di vederlo riemergere in un’altra società. Una storia già vista, una storia che farebbe male.

Non credo che Ranocchia si sia imbrocchito clamorosamente nel giro di pochi mesi; il ragazzo ha patito fin troppo la stagione di piombo appena terminata, ma lui può e deve rappresentare ancora una leva dalla quale ripartire. Così come lo può essere quel Mattia Destro ormai diventato il protagonista della telenovela dell’estate, dove ogni giorno si scrive un nuovo capitolo in un intreccio che via via è diventato sempre più fitto. La voglia dell’Inter di sbrogliare la matassa c’è eccome, l’obiettivo è riportare a casa quello che è stato il bomber della Primavera prima di Dell’Agnello e soprattutto Longo, e i tifosi sarebbero molto probabilmente ben lieti di riaccogliere colui che potrebbe diventare uno degli elementi più importanti del futuro.

Destro che fu ceduto per intero al Genoa proprio per portare Ranocchia all’Inter, e che potrebbe tornare all’Inter quando Ranocchia rischia di andare via (magari proprio grazie ai soldi incassati dalla cessione del centrale), quasi come se i due stessero attraversando una revolving door che gira senza soluzione di continuità. Destini paralleli, chissà che un giorno possano trovare un punto d’incontro…

Sezione: Editoriale / Data: Gio 28 giugno 2012 alle 00:01
Autore: Christian Liotta
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