L'ultimo della lista è stato, proprio in questi giorni, Goran Pandev. Il macedone è arrivato infatti dopo che il Collegio Federale gli ha concesso la rescissione del suo precedente contratto con la Lazio. Insomma, in altre parole, è arrivato a costo zero. E lo stesso cammino potrebbe essere intrapreso dall'argentino Cristian Ledesma, il quale a giorni dovrebbe sapere l'esito della sua controversia intrapresa contro il club biancoceleste: nel caso in cui la sentenza sia identica a quella che ha favorito Pandev, ecco che l'Inter potrebbe assicurarsi un tassello che completerebbe a meraviglia il mosaico del centrocampo. E il tutto, senza dover mettere mano al portafoglio.

E' il segnale eloquente dei frutti portati dal cambio di rotta che gli uomini mercato di Corso Vittorio Emanuele hanno deciso di operare in tema di campagni acquisti: bando alle spese pazze che hanno contraddistinto i primi anni della presidenza Moratti, spazio a una più attenta gestione delle risorse. Dai 48 miliardi di lire per la penale di Ronaldo e i 90 miliardi della vecchia moneta nazionale scuciti per Bobo Vieri, giusto per fare qualche esempio, si è passati all'oculatezza, con particolare attenzione ai giocatori in regime di svincolo. L'esempio storico, cronologicamente parlando, è quello di Esteban Cambiasso: arrivato dal Real Madrid a parametro zero, in un breve volgere di tempo l'argentino è passato dallo status di riserva accantonata a quello di faro del centrocampo interista, guadagnandosi a suon di prestazioni importanti un ruolo da leader in campo e da idolo del tifo nerazzurro. Inaugurando anche quella tradizione favorevole che vede i giocatori in arrivo dalla Casa Blanca fare faville all'Inter, proseguita poi da Samuel e Figo, e culminata quest'anno con Wesley Sneijder.

Ecco, Luis Figo: anche lui può essere inserito a pieno titolo nell'elenco dei giocatori costo zeru che hanno reso tantissimo in nerazzurro. Arrivato in Italia non più giovanissimo, nei suoi tre anni all'Inter ha dato sempre il massimo, dimostrando classe, professionalità e un amore verso maglia e club degno di essere premiato una volta annunciato il ritiro dall'attività agonistica con l'inserimento nei quadri societari come ambasciatore dell'Inter nel mondo. Dopo Luis, ecco Julio Cesar, lui sì una vera e propria rivelazione: arrivato dal Flamengo in punta di piedi, 'parcheggiato' al Chievo dove non ha mai messo piede in campo, una volta tornato alla base è riuscito a imporsi in maniera repentina all'attenzione, al punto da scalzare dal ruolo di portiere titolare Toldo e guadagnarsi la fama di uno dei migliori numeri uno al mondo. Meglio di così... Ultimo ma non ultimo, ecco Pandev, colui che ha dato come meglio non avrebbe potuto il via alla sua second life interista, cominciata qualche giorno fa sotto i migliori auspici. Già una perla per lui, ovvero l'assist che ha permesso a Samuel di superare Pegolo e regalare all'Inter tre punti incredibili col Siena.

Certo, non tutte le ciambelle sono riuscite col buco: ci sono casi di giocatori arrivati a parametro zero che non hanno reso secondo le aspettative. Il caso più emblematico è forse quello di Edgar Davids, il cui anno all'Inter è stato molto deludente; più o meno lo stesso discorso si può fare per le stagioni di Aparecido Cesar, che però ha comunque dato una mano importante nella conquista dello scudetto 2008, sarebbe ingiusto negarlo. Ora, aspettiamo la conclusione della vicenda Ledesma: qualora tutto dovesse andare al meglio per l'Inter, chissà, magari fra qualche mese saremo di nuovo qui a parlare di grandi gioie a costo zeru...

Sezione: Editoriale / Data: Mer 13 gennaio 2010 alle 08:45
Autore: Christian Liotta
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