L'Inter non è più quella corazzata capace di annichilire gli avversari dopo 10 minuti. Ormai ci siamo abituati, questa Inter va aspettata, curata, sostenuta. E' un'Inter che cresce con molte difficoltà, ma che piano piano inizia a far vedere qualcosa di buono. La squadra sta diventando più pratica, più solida e anche un po' più cinica, capace di capitalizzare le occasioni che si crea. Un altro fattore da tenere in considerazione è che cambiano spesso gli interpreti. E così oggi ci sono stati protagonisti inattesi, giocatori tornati dopo infortuni o momenti negativi.

Eppure la partita era cominciata con i peggiori auspici: fuori Sneijder e dentro Coutinho. Un altro, l'ennesimo infortunio che ha demoralizzato l'ambiente a pochi istanti dal calcio d'inizio. Ma proprio il brasiliano, al rientro dopo un mese, ha deciso la partita con il gol del raddoppio. A Coutinho ormai manca solo la continuità: quando c'è fa sempre bene, poi però si ferma per infortunio. Speriamo che questo momento possa durare ancora molto, perché Cou deve crescere partita dopo partita. Il gol gli darà più fiducia, ma soprattutto ha dato tre punti all'Inter.

Tre punti che arrivano anche grazie al gol di Thiago Motta (anche se in fuorigioco), che ha sbloccato la sfida. Un gol fondamentale perché la partita era ancorata sullo zero a zero e la sorte (due traverse) non sembrava dalla parte dell'Inter. Anche per Thiago Motta vale lo stesso discorso: quando c'è si sente, ma spesso è fuori per infortunio. Anche se contro il Cagliari, a parte il gol, non si è visto il miglior Thiago, bisogna ammetterlo. Ma con Motta in campo sono arrivate 4 vittorie su 4. E' un portafortuna, ma non solo: i suoi due gol contro Chievo e Cagliari sono stati decisivi.

Nel primo tempo l'Inter poteva fare di più, ma anche i legni hanno fermato i nerazzurri. Poi nel secondo tempo è entrato Ricky Alvarez, grazie al quale Ranieri ha potuto cambiare modulo. Una scelta che si è rivelata azzeccata, perché l'Inter ha segnato due gol, entrambi nati dal piede dell'argentino. Sua la punizione da cui è scaturito il vantaggio, suo l'assist a Coutinho. Anche Alvarez deve migliorare partita dopo partita, però si vedono grandi passi avanti rispetto a inizio stagione. La storia di Ricky è strana, perché è stato richiamato all'ultimo dalla tribuna dopo il forfait di Sneijder. Tanti i protagonisti inattesi: si è rivisto anche Jonathan, che era rimasto in panchina per un mese. Il suo destino dipende dalle condizioni di Maicon. Quando non c'è il numero 13, Jonathan può sfruttare le occasione che Ranieri gli concede. E contro il Cagliari il terzino ha ben svolto il suo compito. Non sarà un fuoriclasse come Maicon, però fa il suo quando viene chiamato in causa.

Ritorni importanti anche in difesa: Julio Cesar, Samuel e Ranocchia. Tutti e tre sono stati fuori per infortunio nelle ultime partite, ma contro il Cagliari sono tornati e hanno dato solidità. Il brasiliano è rimasto quasi inoperoso, se non fosse per il gol subìto nei minuti finali. Ma è il classico gol da Inter, che sul 2-0 si distrae e lascia spazio agli avversari. La sofferenza è insita nel nostro DNA, c'è poco da fare. La vittoria contro il Cagliari serviva tantissimo all'Inter, che deve ancora uscire dalle zone basse della classifica. Però bisogna rimanere coi piedi per terra, perché il Cagliari visto a San Siro non è stato un avversario particolarmente ostico. Continuiamo a concentrarci su una partita alla volta e godiamoci i piacevoli ritorni. Per il resto, bisogna aspettare.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 20 novembre 2011 alle 00:01
Autore: Guglielmo Cannavale
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