L'amaro in bocca per il risultato maturato al Celtic Park rimane, specialmente per come esso è maturato, ma il 3-3 che l'Inter ha portato a casa in vista del ritorno di giovedì prossimo non deve essere sottovalutato in ottica qualificazione. In questo appuntamento con “Da Zero a Dieci” andiamo a ripercorrere i numeri di questa pazza gara in terra scozzese.

ZERO – I tiri falliti da Rodrigo Palacio. Non sarà al massimo della condizione, ma El Trenza realizza due gol su due tiri verso lo specchio della porta. Questi sono i primi due gol nella competizione per l'argentino che, al netto delle reti, ha regalato una buona prestazione sebbene sia ancora lontano dagli standard a cui aveva abituato i tifosi nerazzurri nelle scorse stagioni.

UNO – Il minuto e 16 i secondi trascorsi dallo 0-2 al 2-2. Cali di concentrazione, ben tornati. Sono il fil rouge della stagione nerazzurra e anche in quel di Glasgow, per stessa ammissione di Mancini a fine partita, hanno condizionato la gara che sarebbe potuta terminare in altro modo e magari regalare già una qualificazione agli ottavi con ancora 90 minuti da giocare a San Siro.

DUE – I gol consecutivi di Shaqiri che sono anche i due gol più veloci della stagione nerazzurra. Quello in Scozia, realizzato dopo 3' e 48” è secondo solo al gol di domenica a Bergamo. A tratti sembra prendere sulle proprie spalle tutta la squadra e sarebbe anche in grado di risolvere la partita realizzando il clamoroso 3-4 se Gordon non avesse deciso di diventare Yashin dopo una prestazione da incubo e deviare quel poco che basta la punizione dello svizzero al di là del palo.

TRE – Il minuto del recupero in cui Guidetti ha castigato l'Inter condannandola al pareggio. Si legga quanto detto al numero uno. A parziale discolpa della retroguardia va però detto che l'italo-svedese ha realizzato una rete di pregevole fattura su cui né Carrizo, né i tre difensori centrali avrebbero potuto fare di più.

QUATTRO – I tackle portati a segno da Gary Medel nel corso del solo primo tempo (saranno 7 quelli complessivi). Ai ritmi del calcio d'oltremanica è abituato e si vede: corre ovunque e drena, per quello che può, gli attacchi avversari. Se non fosse per l'arbitro, forse troppo fiscale con i nerazzurri, il numero dei tackle sarebbe ancor più elevato. Ad ogni modo Medel continua a rispondere a coloro i quali non lo ritenevano in grado di poter giocare nel'Inter.

CINQUE – E mezzo, il voto medio della difesa nerazzurra nella gara contro il Celtic Glasgow. I tifosi continuano a ripetere di aver poca fiducia nella retroguardia dell'Inter e quello che è successo su due delle tre reti ieri sera non fa che accrescere questo loro sentimento. Prima del ritorno ci sarà una trasferta chiave a Cagliari per poter infrangere quella maledizione delle tre vittorie consecutive in campionato e una buona e solida prestazione in difesa non può che dare fiducia in vista della gara contro gli uomini di Deila.

SEI – I falli subiti dal tridente nerazzurro Shaqiri-Palacio-Icardi, con lo svizzero di origine kossovare il più bersagliato, ben 4. Il gioco fisico e rude degli scozzesi trova la sua massima espressione nei 20 falli commessi (che hanno portato a 3 gialli, tanti quanti quelli dell'Inter che di falli ne ha commessi 8) che però non hanno inciso sul gioco dei tre attaccanti nerazzurri. Al ritorno in un ambiente diverso questo gioco degli scozzesi potrebbe tramutarsi in un vantaggio numerico per l'Inter.

SETTE – I tiri dell'Inter nel solo primo tempo. In attacco, se la difesa desta più di un dubbio, problemi non ce ne sono: anche quando Icardi non trova la via del gol, i nerazzurri sono molto continui e pericolosi nell'area avversaria. Sette i tiri nel primo tempo e 8 nella seconda frazione fanno capire come il problema non sia trovare il gol, ma non subirlo.

OTTO – I minuti passati dal gol di Shaqiri e quello di Palacio per il momentaneo 0-2. In complessivo erano passati poco più di 12 minuti e la gara sembrava già in ghiaccio. Questo è stato l'errore decisivo, come analizzato in più fasi, che poi ha condotto al ritorno della Pazza Inter. L'importante è che la pazzia appaia una tantum e non diventi un refrain di questa fase finale della stagione.

NOVE – Le gare disputate in Europa League, fra playoff e fase a gironi e eliminazione diretta: i nerazzurri sono una delle tre squadre ancora imbattute nella competizione, insieme al Brugge e alla Dinamo Mosca. Sono 5 le vittorie dell'Inter e 4 i pareggi, di cui 3 in trasferta, mentre 3 delle 5 vittorie sono avvenute fra le mura amiche. La speranza è che giovedì prossimo San Siro possa essere l'arma in più per la conquista degli ottavi.

DIECI – Cercasi Mateo Kovacic. Il croato sta vivendo un periodo di involuzione, dopo aver toccato il proprio apice. Il rendimento del centrocampista classe 1994, reduce dalla quarta panchina consecutiva, sembra quello delle montagne russe e Mancini, come anche i tifosi nerazzurri, si augurano che questa discesa sia breve e possa ricominciare una salita a breve termine.

Sezione: Da Zero a Dieci / Data: Ven 20 febbraio 2015 alle 11:30
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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