Dalle iniziative della fondazione P.U.P.I in vista delle festività natalizie, alla corsa agli Europei dell'Italia, passando per il nuovo libro, i talenti argentini emergenti e un possibile erede di Leo Messi. Javier Zanetti tocca diversi temi nell'intervista rilasciata a Planetwin365.news partendo dalle iniziative di fondazione P.U.P.I in rampa di lancio: "Ci sarà un bellissimo momento in Argentina prima di Natale: taglierò il nastro al nuovissimo centro sportivo che era in costruzione da due anni a Mar del Plata. Sarà un bellissimo Natale per tutti quei bambini che probabilmente non avrebbero mai sognato di poter usufruire di uno spazio del genere. È ancora una volta la dimostrazione che lo sport è un elemento che unisce".

Un progetto importante, specie in un momento difficile per il Paese: "Purtroppo la realtà del nostro Paese è cambiata, diventando sempre più problematica nel corso del tempo. Per questo abbiamo deciso di allargare il raggio di azione degli interventi, passando dai circa 35 bambini degli esordi ai 1000 bambini attuali insieme alle loro famiglie. Ciò indica un forte aumento delle richieste conseguentemente alle maggiori difficoltà socio-economiche. Se prima le necessità erano primarie, ora c'è bisogno su diversi fronti soprattutto sull'educazione, che è la base su cui si fonda il futuro del Paese".

Passando al calcio, a poche ore dalla prima decisiva sfida degli Azzurri nel cammino a Euro 2024, Zanetti rinnova la fiducia al ct Spalletti: "Sono contento che Luciano abbia assunto questo ruolo, lo conosco bene e so quanto può dare alla Nazionale - dice - Anche se farà i conti con qualche assenza per infortunio, preparerà al meglio le due sfide in arrivo. Sia la partita con la Macedonia del Nord che con l'Ucraina saranno difficili, ma penso che l'Italia darà una grande risposta dopo quello che è successo con gli due ultimi Mondiali. La sua assenza è stata un dispiacere per tutti quelli che amano il calcio, non solo per una questione di affetto ma anche per il ruolo che ha nella storia nella tradizione del calcio".

Una vicinanza, quella alla Nazionale e al calcio italiano, che emerge anche dal suo nuovo libro, "Un legame mondiale. Storie di calcio tra Italia e Argentina", che racconta il legame da lui vissuto in prima persona tra futbol italiano e argentino. "Dal punto di vista calcistico la passione è la stessa anche se è vissuta in maniera diversa, ma è molto sentita e molto calda. Ci sono gli stessi sentimenti quando gioca la nazionale, si ferma un intero paese che sogna insieme ai giocatori che la rappresentano. C'è una grande identità sportiva".

Oltre all'Italia, Zanetti dice la sua anche sulla situazione delle squadre di Serie A impegnate nelle coppe europee: "È positivo che tutte abbiano la possibilità di qualificarsi alla seconda fase, visto che le competizioni europee sono sempre complicate. Per quanto riguarda l'Inter - continua - penso che abbia meritatamente raggiunto la qualificazione. Ora c'è da conquistare il primo posto nel girone, che non è scontato, e sicuramente la concentrazione non mancherà nelle ultime due partite".

Passando al campionato, Zanetti indica Matías Soulé come uno dei giocatori argentini del futuro: "Lo conoscevo e sapevo delle sue qualità. Già in Argentina era uno dei giovani più promettenti e la scelta di andare al Frosinone gli ha fatto bene. Lo vedo in continua crescita, sta facendo vedere il suo valore: arrivare al calcio italiano così giovane non è facile, ma quando uno ci arriva completa il suo percorso di crescita. Lui lo sta facendo nel migliore dei modi. Penso che troverà spazio anche nella nazionale argentina, è molto giovane e ha avanti tantissimo tempo. Per me è una questione di tempo".

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Sezione: Copertina / Data: Ven 17 novembre 2023 alle 13:52
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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