Dopo essere atterrato stamattina di buon'ora all'aeroporto di Milano Malpensa, Erick Thohir, con l'agenda fitta di impegni a tinte nerazzurre, nel pomeriggio si è recato ad Appiano Gentile, dove, presso il "campo superiore", si è complimentato con la Primavera di Stefano Vecchi per il successo alla Viareggio Cup. Il numero uno del club di Corso Vittorio Emanuele, in seguito, ha assistito all'allenamento della prima squadra e, quindi, si è soffermato in esclusiva ai microfoni di Inter Channel. Di seguito le dichiarazioni del tycoon indonesiano:

Vittoria della Viareggio Cup da parte della Primavera e sviluppo dell'Academy nerazzurra - "Bello essere qui ad Appiano. I ragazzi della Primavera? Credo sia un orgoglio aver vinto questa coppa, Spero che la nostra Academy possa continuare a crescere in questo modo. Penso che il prossimo anno ci saranno alcuni giocatori che andranno via, altri che resteranno, ma credo che anche i classe '97 siano una buona squadra: speriamo di avere una buona squadra anche l'anno prossimo. Ecco perché avrò una cena con tutti loro questa sera: per celebrare la vittoria, ma allo stesso tempo anche perché voglio mostrare che c'è un impegno del'Inter verso il Settore giovanile. Ovviamente vogliamo rivedere il sistema in futuro perché migliori sempre di più. Oggi abbiamo avuto un lungo meeting con l'Inter Academy Miami e Giappone e vogliamo assicurarci che l'impronta stia funzionando globalmente. Ho sentito anche l'Inter Academy Arabia, è bello incontrarli. Sono i nostri partner nel mondo: è positivo averli come partner".  

Sfida al Celtic e obiettivi a lungo termine - "Continuo a pensare che l'Inter debba essere nella top 10 dei club mondiali, ma serve tempo. Credo che sappiamo tutti che Mancini è un leader e che sta lavorando sodo per avere una buona squadra. Ripeto: serve tempo. Nelle ultime due partite abbiamo subito ancora gol negli ultimi minuti, ma stiamo crescendo nella fiducia in noi stessi. I giocatori devono esere concentrati fino al 94', non si può di essere in vantaggio er 2-0 per sentirsi comodi. Questo è il calcio, per questo è uno sport così famoso: è drammatico e emozionante. Ora abbiamo ancora 14 gare da disputare in Serie A, ma ovviamente siamo concentrati alla partita di domani, che dobbiamo vincere. Affrontiamo nuove sfide per andare avanti in Europa League". 

Maggior presenza di tifosi allo stadio - "Questo è quello che continuavo a dire in precedenza: costruire l'Inter è una cosa da fare insieme, non solo il presidente, i giocatori e l'allenatore con il suo staff devono contribuire. Se vogliamo una grande Inter è importante che ci sia il supporto nel bene e nel male. E' importante rendere San Siro la nostra casa, il pubblico deve essere il 12esimo uomo, come era accaduto al Celtic Park per tifosi del Celtic. Dobbiamo essere così, non per il businesss, ma per il suporto che dobbiamo dare insieme. Mostriamo che San Siro è un posto spaventoso per gli avversari, ma una casa piacevole per noi. E' importante anche che i giocatori rispettino i tifosi. Come anche noi della dirigenza dobbiamo fare. Dobbiamo essere al servizio dei tifosi, vogliamo fare qualcosa insieme". 

San Siro casa dell'Inter in futuro - "Senza di me qui, spero davvero che San Siro sia casa nostra. Che io sia qui o no, credo che l'Inter sia l'Inter: lei è più grande di me e di chiunque altro".  

 

 

Sezione: Copertina / Data: Mer 25 febbraio 2015 alle 19:57 / Fonte: Inter Channel
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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