In conferenza stampa, il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti ha commentato lo 0-0 ottenuto dall'Inter in trasferta contro l'Eintracht Francoforte, nel match d'andata degli ottavi di finale di Europa League. Di seguito le parole dell'allenatore dei meneghini.

Come valuta la prestazione della squadra?
"Nel primo tempo siamo riusciti a prendere le notizie, in tempo veloce, degli spazi che si venivano a creare con i loro assalti. Nella ripresa abbiamo fatto girare peggio la palla, anche nelle scelte semplici. La loro pressione forte ha causato molti nostri errori nei duelli fisici: in questi casi bisogna andare a giocare sulla prima linea, per riconquistare la sfera che viene fuori dal contrasto; e sotto questo aspetto noi non siamo di altissima qualità. Quando s'incomincia ad alzare il pallone, soprattutto in Europa, è un nostro difetto non renderlo giocabile. Questo ha peggiorato un po' la situazione: loro avevano i quinti aperti sulle due fasce e noi siamo stati costretti a scivolare sempre con la linea difensiva; insomma, metri non facili da colmare. Ci sono stati dei momenti in cui ci siamo dovuti difendere: cosa che, d'altro canto, è successo anche ai nostri avversari. Anche nel secondo tempo abbiamo giostrato dei palloni in cui c'era la possibilità di andare ad imbucare. Poi quello che conta è la prestazione, che a mio avviso è stata di spessore e di livello: abbiamo dimostrato di aver appreso qualcosa dalle nostre passate esperienze europee. L'Eintracht è una squadra veramente forte davanti, non mi sembra le siano state concesse molte occasioni per fare gol".

Icardi potrebbe tornare a disposizione per le prossime gare? Come l'ha visto negli ultimi giorni?
"Io non l'ho visto. Poi, riguardo il comunicato, ve l'hanno raccontata giusta: abbiamo domandato a Mauro se se la sentisse di ricominciare. Il dottore ha detto che secondo lui il periodo necessario per le cure era terminato. Lui ha risposto: 'No, ho ancora male. Ve lo dico io quando me la sentirò'. Io ho incassato e sono tornato a casa. Il resto ve lo dirà il direttore (Marotta ndr)".

Oggi dal dischetto si è presentato Brozovic, ed ha sbagliato. Era stato deciso?
"Siccome lui ha preso il pallone, se l'è messo sotto braccio e ha detto "lo calcio io", c'è una gerarchia in allenamento e ci sono 2-3 giocatori che li sanno battere ed è giusto averne 2-3 a disposizione. Chi ne ha sbagliato uno solo su 4-5 ha forse meno pressione rispetto a chi deve rompere il ghiaccio. Probabilmente quando Mauro ha cominciato ha subito la stessa pressione di questi qui. Politano è fortissimo nel battere i rigori secondo me, così come Perisic, Lautaro e Brozovic. C'è anche Nainggolan che li sa battere, però l'ha sbagliato (ride riferendosi all'errore contro la Lazio, ndr)".

Dopo una buona partita così, c'è rammarico per quel che riguarda il risultato? Considerato anche il rigore...
"L'Eintracht è una di quelle squadre che vuole ambire ad andare il più in là possibile. Credo sia una delle 5-6 compagini che hanno la possibilità di andare avanti. Il risultato si valuta sempre in base alla gara di ritorno: è una sfida da "dentro" o "fuori", per cui vedremo. Oggi abbiamo avuto la possibilità di segnare sia nel primo che nel secondo tempo".

Gli infortunati sono tanti, per di più adesso si è fatto male anche Perisic...
"Lo si recupera sicuramente: ha una massa muscolare importante, riesce a recuperare velocemente. Ha soltanto un affaticamento all'adduttore, per cui non si può pensare al rischio di una lesione muscolare. Poi è chiaro che noi non siamo moltissimi, come lista, in Europa League. E un paio di giocatori sono anche squalificati. Per cui bisognerà avere la fortuna di arrivare a giocare domenica con il numero giusto di giocatori. Sicuramente, visto che il tempo è pochissimo, bisogna cambiare qualche giocatore per evitare complicazioni. E speriamo di recuperare giocatori come Keita".

Come vede la possibilità di arrivare ai quarti?
"Abbiamo la stessa possibilità dei nostri avversari, perché la partita ha detto questo: siamo due squadre che si possono giocare la qualificazione, entrambe hanno la stessa percentuale per potersi qualificare".

Alla luce della squalifica di Lautaro in coppa, è più importante recuperare Keita. Può essere in grado di giocare contro la Spal, dato che non scende in campo da due mesi?
"C'è da valutare. Non è molto facile che possa esserci dentro la partita contro la Spal. Dobbiamo fare ancora dei passi in avanti, purtroppo sono accadute 2-3 cose che ci hanno messo un po' in difficoltà. Ma l'importante è la reazione della squadra: bisogna tirar fuori qualcosa di super, per riuscire a portare a casa il risultato che vogliamo acchiappare. E questo non riguarda soltanto la singola partita: si deve offrire una prestazione al massimo delle proprie possibilità".

Riguardo i rigoristi, vuole imporre una gerarchia?
"No, si fa così. Però poi si lascia sempre quella possibilità di dialogo. Si va a provarli, a vedere chi è il più convinto. Ma in partita è diverso, conta anche il lato motivo e l'esperienza. Ora ci si va dentro e, come si è fatto, si sceglie ancora di più il rigorista. Dando quelle 2-3 alternative se il rigorista non se la sente. Lautaro il rigore l'ha preso: vanno presi i rigori prima di batterli, ed è normale che si possano sbagliare".

VIDEO - TUTTI I DETTAGLI DELLA NUOVA MAGLIA PER I VENT’ANNI DI INTER E NIKE

Sezione: Copertina / Data: Gio 07 marzo 2019 alle 21:39
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
vedi letture
Print