L'avventura all'Inter di Walter Mazzarri è iniziata in modo incoraggiante. La squadra, a livello di campo, inizia a far vedere quello che il mister chiede. Le doppie sedute di allenamento quotidiano fin dal ritiro di Pinzolo stanno fruttando a livello di identità di gioco, che si intravede già, e di preparazione. Giuseppe Pondrelli ha messo a dura prova il fisico dei giocatori, ma Mazzarri lo ha detto, vuole la squadra al top ad ottobre e non adesso. Quindi ben vengano le gambe pesanti nelle amichevoli estive.

Unica controindicazione, più per il tecnico toscano che per l'Inter, viste le ultime stagioni, sono gli infortuni che già stanno flagellando la rosa. Se gli stop di Mateo Kovacic e Joel Obi destano apprensione fino a un certo punto, sono infatti fuori più che altro per precauzione, quello di Walter Samuel ha messo in allerta l'ambiente nerazzurro. 

L'argentino aveva già saltato la sfida con l'Amburgo per evitare un sovraccarico ai muscoli, ma l'altro ieri nell'allenamento pre Chelsea si è fermato del tutto per uno stiramento di secondo grado al retto femorale della coscia sinistra. Per il rientro si parla già di tre settimane, nella migliore delle ipotesi, e sarà difficile vederlo pronto per la prima di campionato col Genoa. Per un infortunio del genere in estate, di solito, le società non si mettono in moto alla ricerca di un sostituto, ma qui la situazione è diversa. Mazzarri gioca solo con la difesa a tre e necessita di sei difensori sempre, o quasi, a disposizione.

Al momento la rosa vede come ideali riserve, stando alle prime uscite, Andreolli, Chivu e proprio Samuel. L'argentino nelle ultime stagioni non ha garantito continuità fisica ed ha rinnovato il suo contratto di un anno, conscio di fare da riserva di lusso per Mazzarri. Il punto è che anche l'altro senatore del reparto arretrato, Chivu, continua a convivere con il problema al piede, che ne ha pregiudicato l'utilizzo per quasi tutta la stagione passata. 

Questi indizi hanno fatto da monito alla società, che ha paura di ritrovarsi con soli quattro difensori disponibili nella maggior parte della stagione. Per questo si stanno valutando più ipotesi. La prima sarebbe l'investimento su un difensore, anche perché i più pronti della Primavera dell'anno scorso, come Lukas Spendlhofer e Simone Pasa, sono ora in prestito a farsi le ossa. Un nome che piace da tempo è quello di Danilo, ma mancano i fondi per acquistarlo e l'Udinese è una bottega carissima. Aleksandar Dragovic era stato bloccato, ma l'affare non si è concretizzato nella tempistica giusta. I nerazzurri non hanno infatti ceduto Andrea Ranocchia nè risolto il contratto di Cristian Chivu, che avrebbe portato a un certo risparmio a livello di ingaggio.

La seconda via, meno impervia vista la mancanza di fondi che denota l'intera campagna acquisti, porta all'arretramento occasionale di Cambiasso nella linea difensiva, con l'inserimento ormai prossimo di Wellington, che darebbe respiro, anche numerico, al centrocampo. Il tutto senza considerare l'ipotesi di una chiusura imminente nell'affare Thohir, che potrebbe aprire a scenari diversi. Sta di fatto questa ipotesi è, al momento, da scartare. L'indonesiano chiuderà con tutta probabilità solo dopo ferragosto e non ci sarà il tempo materiale per mettere mano al portafoglio e sistemare da subito le lacune della rosa. Questa possibilità si concretizzerà invece a gennaio, quando il tycoon di Giacarta rinforzerà la squadra per puntare subito agli introiti della Champions.

Sta di fatto che la difesa dell'Inter, ad oggi, resta un rebus.

Sezione: Copertina / Data: Sab 03 agosto 2013 alle 22:30
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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