"Prendere Cristiano Ronaldo non significa essere automaticamente campioni. Quello che non si può negare è che si tratta di un colpo enorme, impensabile, ma nessuno può dire che succederà e quali equilibri cambieranno. Gli faccio l’in bocca al lupo. Capirà di essere arrivato in un Paese bellissimo, al quale voglio un gran bene, si godrà una grande avventura". Queste le parole di Ronaldo, il Fenomeno, alla Gazzetta dello Sport.

Un tempo era Ronaldo contro Zidane, Inter contro Juve. Dopo Mourinho non c’è più stata gara.
"L’Inter è sempre nel mio cuore, anche se l’ho seguita poco negli ultimi tempi e non ho più parlato con Moratti. Intanto è arrivata in Champions ed è un gran risultato: si misurerà con le migliori, nel posto che merita".

Zidane, Ronaldo, Messi e CR7 sono i più forti degli ultimi vent’anni: ma chi è il numero uno?
"Ah, non lo chieda a me, anche perché non è facile paragonare epoche diverse. Mi rimetto al giudizio dei tifosi (ride, ndr)".

Neymar non è ancora in questa categoria: cosa pensa delle scene al Mondiale?
"Che quando vinci sei il migliore e quando perdi sbagli qualunque cosa tu faccia. Era così anche ai miei tempi".

La sconfitta al Mondiale nel ’98 le fa ancora male?
"Non è stata la partita della mia vita: non stavo bene. Ma 4 anni dopo, quando pensavo che non avrei più giocato, dopo un grave infortunio, la vita mi ha dato l’occasione del riscatto. La vera bellezza è stata tornare a giocare. Quando mi sono sentito stanco, e sono iniziati i dolori, ho smesso: ora mi godo la famiglia e la mia vita a Madrid".

VIDEO - IL CAPOLAVORO DI MOU, INTER-BARCELLONA 3-1

Sezione: Copertina / Data: Ven 31 agosto 2018 alle 09:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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