Mino Raiola è protagonista oggi di una lunga intervista su Tuttosport nella quale ha parlato, tra le altre cose, del paragone avanzato da Ole Gunnar Solskjaer tra Erling Haaland e Romelu Lukaku. "Solskjær è un bravo ragazzo, ma Haaland assomiglia zero a Lukaku. L’unica cosa che li accomuna è il numero di maglia: il 9. Non ho mai visto un centravanti maturo come Erling alla sua età, forse solo Ronaldo il Fenomeno e Zlatan. Erling è come Ibra a vent’anni. Ha la stessa voglia di lavorare e di diventare il piu forte. Solskjær, invece di paragonare Haaland a Lukaku, pensi a trovare un modo per far giocare Pogba da campione".

Il futuro del francese è sempre più distante da Manchester. "Inutile girarci attorno. Meglio parlar chiaro, guardare avanti e non perdere tempo a cercare colpevoli: Paul al Manchester United è infelice, non riesce più a esprimersi come vorrebbe e come ci si attende da lui. Deve cambiare squadra, deve cambiare aria. Ha un contratto che scadrà fra un anno e mezzo, nell’estate del 2022, ma credo che la soluzione migliore per le parti sia quella della cessione nel prossimo mercato. Magari potrebbe essere proprio la Juve la sua prossima destinazione. Perché no? Fra l’altro il rapporto con la società e con i suoi ex compagni è eccellente. Al tempo del Covid, Paul non possono permetterselo in tanti. L’importante è volerlo".

Uno degli assistiti di Raiola, Mario Balotelli, ha invece trovato solo ora squadra, il Monza. "Lui il mio più grande cruccio? No. È semplicemente fatto così. È uno assolutamente diverso. Diverso da tutti. D’altronde non sarebbe Mario Balotelli. È un atleta che genera emozioni speciali come, fuori dal calcio, era Villeneuve. Un eroe romantico e un po’ ribelle. Balotelli può deludere nel Brescia, perché il sogno è sempre più bello della realtà e la realtà rovina il sogno. Mario ora riparte dall’ambizioso club cadetto di Berlusconi e Galliani. Ha trent’anni. Un’età perfetta. Mica sarà vecchio, soprattutto al giorno d’oggi. E lui non diventerà mai vecchio: noi sì, lui no".

Capitolo Ibrahimovic. "Zlatan è Zlatan. Io non devo aggiungere altro, per lui parlano i fatti anche se è andato via dall’Inter proprio nella stagione in cui la squadra di Mourinho avrebbe poi centrato il Triplete. Ma il suo sogno era andare al Barça. Poi ci sono state le incomprensioni con Guardiola, ma questo nessuno l’avrebbe potuto preventivare. Tornassimo indietro lo rifaremmo, perché questa esperienza ha fatto parte del suo sviluppo e di quello che è oggi".

Si parla anche del rinnovo di De Vrij con l'Inter. "Abbiamo un accordo verbale, su tutto. Adesso lo stanno scrivendo. L'Inter è forte e ha un grande allenatore. Forse manca una punta top. Io apprezzo molto il leccese come tecnico. È sicuramente uno dei migliori in circolazione e non solo per lo stipendio che percepisce. Un mister particolare, uno che trasmette tanta energia positiva alla squadra. Alla Mourinho".

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Sezione: Copertina / Data: Mar 08 dicembre 2020 alle 09:48
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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