Intervistato da Inter Channel, Rodrigo Palacio ha ripercorso il 2016 dell'Inter, svelando inoltre le sue aspettative per il nuovo anno. "Fino a gennaio eravamo primi in classifica, poi nei due mesi successivi non riuscivamo a fare il nostro gioco e abbiamo perso tanti punti staccandoci dalle squadra che ci hanno preceduto. Abbiamo perso fiducia e alla fine abbiamo concluso comunque non un buon risultato ma non quanto avremmo voluto". Il primo gol di Rodrigo arriva contro il Carpi in una partita 'simbolo' di quel periodo: "È successo un paio di volte che ci raggiungessero nel finale anche a San Siro. Tutto quello che succedeva di positivo a inizio anno si è ribaltato in quel periodo. Abbiamo perso tanti punti anche con un po' di sfortuna."

"C'era un po' di rabbia perché fino a dicembre avevamo dimostrato di essere competitivi grazie al lavoro del mister e di poter lottare per il campionato. Dal punto di vista personale nei primi anni tutto è andato bene, ma dopo l'infortunio sono cambiato anche nel modo di giocare e nei movimenti. Nell'ultimo anno e mezzo ho giocato poco e mi è mancato il ritmo partita, ma ho compagni forti e che meritano di giocare".

"Da fuori sembra tutto facile, anche io quando non gioco leggo la partita in un certo modo. Poi però quando sei in campo gli spazi sono molto più stretti, c'è poco tempo... Forse non mi basta saper leggere le partite per poter fare un giorno l'allenatore!".

Sul ruolo il Trenza dice: "Giocare da seconda punta mi piace di più, perché sono più vicino alla porta. Giocare vicino a Mauro o alla prima punta è sicuramente più facile".

Nel corso di 12 mesi sono passati tre allenatori sulla panchina dell'Inter: "Con Mancini siamo stati molto bene, peccato sia finita così. Ha tanta esperienza, si caricava lui delle pressioni e noi lavoravamo con più serenità. De Boer è un allenatore capace con idee diverse, con più possesso di palla. Peccato che non abbia avuto più tempo ma nel calcio comandano i risultati, è una brava persona. Pioli è il 'classico' allenatore italiano, molto preparato, che prepara molto bene le partite. Siamo tutti contenti che sia arrivato e abbiamo fiducia che possa farci migliorare tanto".

"Il gol? Un po' mi manca, ma preferisco giocare bene che fare gol per prendere fiducia. I gol arrivano quando stai bene e sei in fiducia".

Rodrigo tornerà a casa, in Argentina, per le feste: "Bahía Blanca, una specie di capitale del basket. Ma seguono anche il calcio ovviamente. Io sono un grande appassionato, da bambino giocavo a entrambi. Quando ho iniziato ad allenarmi con la prima squadra di calcio ho dovuto scegliere e ho scelto il calcio. Fino a giugno 2017 ho un contratto con l'Inter, poi la mia idea sarebbe quella di rimanere in Italia".

"Il 2017 deve essere l'anno dell'Inter? Ho fiducia, lavoriamo bene, siamo un'ottima squadra ma dobbiamo dimostrarlo in campo. Dobbiamo arrivare tra le prime tre, siamo una squadra grande".

Sezione: Copertina / Data: Ven 23 dicembre 2016 alle 17:14 / Fonte: Inter.it
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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