"Walter Mazzarri vuole salvare nel derby la sua panchina. Thohir gli ha chiesto di conquistare sei punti nelle prossime tre partite di campionato contro Milan, Roma e Udinese e potrebbe esaudire la richiesta del presidente anche andando ko con i cugini, ma è chiaro che una sconfitta netta alla ripresa del campionato nella stracittadina con ogni probabilità segnerà la fine della sua avventura sulla panchina dell’Inter". Questo quanto afferma stamane il Corriere dello Sport. Il tecnico toscano resta sulla graticola, nonostante la conferma di facciata della società. E fondamentali saranno le prossime partite, tra l'altro con un calendario davvero complicato. Ma l'Inter non può più perdere terreno e bisognerà fare punti contro chiunque.

TEMPO DI RISPOSTE - "Dal derby in poi, insomma, Mazzarri dovrà dare delle risposte - si legge sul Corsport -. Ai dirigenti, che non considerano affatto scarsa la rosa, e ai tifosi, che si aspettano qualcosa in più. La Curva Nord è dalla sua parte perché ha sposato il progetto di Thohir e ha gradito la fermezza con la quale l’indonesiano e i dirigenti stanno andando avanti. Il resto di San Siro, invece, non ha certo un rapporto speciale con il suo allenatore al quale ha riservato fischi che finiscono per condizionare anche i giocatori".

DA MANCINI A MIHAJLOVIC - Dal club filtra una fiducia a tempo per l'allenatore toscano, con Thohir che vorrebbe tenere Mazzarri fino a giugno e valutare i risultati. Senza coppe, addio sicuro. Diverso il discorso se l'Inter dovesse arrivare in Europa League o addirittura in Champions. Se invece la situazione dovesse precipitare, ecco lo scenario immaginato dal Corriere dello Sport: "Il prossimo viaggio milanese dell’indonesiano sarà fondamentale soprattutto per capire il futuro del tecnico. Al momento ufficialmente l’Inter non ha un piano B già nel cassetto e da corso Vittorio Emanuele filtra che un certo tipo di discorsi eventualmente sarà fatto solo al momento opportuno, ma è inevitabile pensare che i dirigenti abbiano iniziato a guardarsi intorno. La scelta sarà tra un tecnico di grande profilo, costoso e con il quale iniziare un altro progetto a lungo termine (Mancini), un traghettatore (la soluzione interna Vecchi) e altre opzioni (Zenga e Leonardo più di Zaccheroni e Seedorf). Senza qualificazione alle coppe europee, sarà addio. E a quel punto Sinisa Mihajlovic sarà in pole, favorito su De Boer e Martinez".


 

Sezione: Copertina / Data: Gio 13 novembre 2014 alle 08:29 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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