Altri 180 minuti prima della fine di questa anomala stagione, 180 minuti dove però l'Inter è chiamata al massimo impegno contro il Napoli questa sera e l'Atalanta sabato per chiudere al meglio il campionato. Beppe Marotta, ad sport della formazione nerazzurra, arriva ai microfoni di Sky Sport per parlare della partita contro i partenopei e, ovviamente, anche di possibili risvolti relativi al mercato:

Ha proiettato lei l'immagine di Messi sul Duomo?
"Certamente no... Ricordo il calcio del passato dove c'erano situazioni del genere. Fuori onda dirò".

Il terremoto sui social però è stato incredibile.
"Parliamo di un'icona, di un desiderio di tutti. Ma rimane un gioco, certamente".

Per il secondo posto bisogna vincere stasera e a Bergamo. Ma vi aspettavate di arrivare a 17 punti di vantaggio?
"No, ma ribadisco l'ottimo lavoro di Antonio Conte e di tutti per alzare il livello qualitativo della squadra. Esserci riusciti è una grande soddisfazione, il rammarico rimane ma bisogna guardare al futuro con ottimismo e con la consapevolezza di dover alzare sempre più l'asticella".

Su Sanchez.
"Non è facile, ha un contratto di 2 anni con lo United. Quindi bisogna valutare questo tipo di situazione. Sarebbe un peccato perché vorremmo Sanchez oggi e domani".

Tonali lo vedremo con la maglia dell'Inter?
"Abbiamo un buon rapporto con Massimo Cellino, ma non ci siamo mai fermati a parlare di questo talento. Ci sta che i grandi club si interessino a lui, anche noi siamo interessati ma da qui a iniziare una trattativa ne passa".

Pensa al fatto di poter essere il dirigente ad aver portato Cristiano Ronaldo e Messi in Italia?
"Il nostro calcio ha bisogno di un rilancio, la quarta posizione nel ranking non gioca a nostro favore. Il dibattito nel nostro movimento riguarda le vendite dei diritti tv ma bisogna valutare lo spettacolo. I campioni fanno lievitare il valore del brand e del calcio italiano. Se riuscissimo a considerare il nostro campionato appetibile per i top player, ma non è così".

Messi è un'industria che si muove, sarebbe possibile un'operazione così?
"Nessuna squadra italiana può compiere un'operazione simile senza un fortissimo coinvolgimento della proprietà. La sostenibilità è un problema, dobbiamo lavorare per ricollocarci e tornare al livello di vent'anni fa, coi campioni che vengono qui e non scappano". 

Suning però vuole cominciare a fare un determinato lavoro.
"Sì, però c'è anche il Fair Play Finanziario con le sue regole. Il Covid-19 ha permesso una certa elasticità valutativa per quest'anno, ma dopo si tornerà alle regole di prima".

Quando vi siederete con Conte per parlare del futuro?
"Presto, a fine campionato. Ci sono 1-2 partite poi faremo le nostre valutazioni".

Ma proprio per un anno particolare Suning può fare uno sforzo particolare?
"Da quando sono diventati azionisti di maggioranza, hanno iniettato nelle casse tantissimi milioni per riassestare una società che ha vissuto grandi difficoltà. Ora serve continuità, con un modello vincente che gli azionisti ci hanno dato. Ripeto, per me è un fatto straordinario vedere all'Inter un campione del genere". 

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Sezione: Copertina / Data: Mar 28 luglio 2020 alle 21:36
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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