Roberto Mancini, allenatore dell'Inter, è ospite della puntata odierna de 'La Politica nel Pallone', programma di Gr Parlamento. Rispondendo al conduttore Emilio Mancuso, il tecnico nerazzurro ripercorre a 360° la sua annata partendo dal bilancio della stagione nerazzurra: “Credo sia stato un buon campionato, per come eravamo partiti speravamo di centrare la Champions ma avevamo davanti squadre migliori. Essere arrivati quarti non è poi un risultato così brutto”.

Girone di andata immacolato, poi qualche sconfitta di troppo. Anche ripetendo lo score del girone di andata sarebbe stato quarto posto. Un voto alla stagione?
“Io voglio sempre il massimo… Come ho detto già dopo la gara col Sassuolo non sarei stato contento del terzo posto. Dico 6,5 perché siamo migliorati rispetto all’anno scorso, però siamo l’Inter e dobbiamo fare molto di più”.

Le note liete della stagione?
“Il pubblico che è tornato a San Siro, abbiamo avuto la media spettatori più alta; poi per quel che riguarda la squadra ci sono tanti giocatori che dal girone d’andata a quello di ritorno sono migliorati, quindi sono ottimista per il futuro”.

Qual è il gap con le prime tre, soprattutto con la Juve? Ci vorranno più stagioni per colmarlo?
“Negli scontri diretti non abbiamo sofferto, anzi a volte siamo stati superiori alle grandi. Con la Juve ce la siamo giocata poi abbiamo perso, con Napoli e Roma siamo stati migliori. Ma alla lunga Juve, Napoli e Roma fanno più punti. Quindi dobbiamo mettere nuovi elementi che possano aiutare a migliorare chi c’è già per diminuire questo gap che è piuttosto ampio”. 

Su Handanovic, Miranda e Murillo:
“Sono giocatori che sono migliorati e hanno dimostrato di avere qualità. Con un anno in più faranno meglio così come Geoffrey Kondogbia che nel girone di ritorno è stato importante”.

Il mercato sarà complicato, però Banega sembra essere già preso:
“Sembra di sì. Ha qualità e carattere, ci sarà d’aiuto”.

All’Inter manca un bomber come Higuain o Dybala?
“Uno come Higuain manca anche alla Juve, fare 36 gol vuol dire essere giocatori straordinari. Il Napoli parte 1-0 ad ogni gara con uno come lui”.

Sull’Inter con Ibrahimovic ed Eto’o:
“Erano giocatori che facevano la differenza, con gente come loro si vincevano scudetti e Champions”.

Ibrahimovic può tornare all’Inter?
“Non credo. Lui dice di avere già deciso il suo futuro ma non penso sia nerazzurro, almeno a quanto mi risulta. Peccato perché è uno che cambia la partita”.

Sulle troppe espulsioni:
“Gli arbitri devono stare attenti, noi siamo una squadra tra le più corrette della Serie A. Quello dell’ultimo turno è stato un rosso esagerato, serve attenzione da parte nostra ma anche loro”.

Sul suo futuro:
“Devono essere tutti felici, società e tifosi. Non voglio rovinare un rapporto, è importante capire quali possono essere gli obiettivi, ci vuole tempo. Non si può spendere tanto quindi dovremo stare attenti a non sbagliare. Con Erick Thohir ci siamo sentiti ieri e ci sentiremo ancora”.

Da zero a cento, quante possibilità ci sono che Mancini rimanga all’Inter?
“Direi cento. Sento la fiducia della società, non è mancata mai”.

Thohir ha sottolineato che i giocatori devono essere orgogliosi di vestire la maglia dell’Inter:
“Giocare qui non è facile, i ragazzi devono ovviamente capire l’importanza di indossare questa maglia”.

Il rapporto con Moratti?
“E’ importante che sia ancora nel club e si confronti ancora con Thohir, perché possa aiutarlo a inserirsi al meglio. Ha scritto pagine importanti della storia di questo club”.

Un pensiero alla Nazionale?
“Se dovesse capitare ci penserei perché non capita sempre”.

Sezione: Copertina / Data: Lun 16 maggio 2016 alle 15:00
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print